giovedì 13 giugno 2013

I protagonisti di Grimpeur - Emozioni di una gara di triathlon.

CHALLENGE RIMINI 
IRONMAN 70.3 (1,9km nuoto – 90km bici – 21,1km corsa)
26/05/2013

Un excursus nel mondo del Triathlon...
Un veloce passo indietro. Da anni pedalo e registro i miei tempi su Grimpeur, ma prima ero un podista. Poi ciclista e podista. Infine da 5 anni faccio gare di triathlon.

Questo è un racconto della mia ultima fatica, il Mezzo Ironman di Rimini, estrapolato dal mio meticoloso diario sportivo.

"La mia miglior gara di triathlon in assoluto.
Una giornata da incorniciare. Felicissimo per un risultato per me eccelso per di più ottenuto nelle terre di casa.
Tre giorni di riposo assoluto precedono la gara. Forse troppi, ma fra meteo avverso, viaggio a Pennabilli e preparazione materiale per la gara non c’è stato tempo di allenarsi. Mi sento molto fresco fisicamente e mentalmente pronto. Sebbene sia quasi un test per l’Ironman di Francoforte ho tanta voglia di fare bene e non vedo l’ora di gareggiare.
La presenza di McCormack (due volte campione del mondo Ironman) mi stimola ancor di più a dare il massimo in un contesto così internazionale.

Sabato il check-in della bici sotto un forte diluvio. Bella l’atmosfera anche se il meteo pessimo fa di tutto per rovinare l’evento. 
Sabato pranzo e cena con pasta e petto di pollo. Quasi nient’altro. Dormo malino sebbene la mia unica tensione derivi dalla scelta dell’abbigliamento per la bici. Maniche lunghe, corte, antivento, manicotti? Forte indecisione. Sveglia alle 6.00. colazione con  6 fette di pane tostato, 3 con prosciutto crudo, 3 con marmellata. Una barretta powerbar. The. Mi sento fin troppo pieno. In macchina sbadiglio e digerisco.
In transizione trovo Macca, Fontana e altri Pro. Faccio qualche foto. Preparazione meticolosa del materiale. Rischio pioggia alto. 8/10°. Opto per scarpe bici a terra e abbigliamento a manica lunga.
Tutto pronto.
1000 atleti al via. La tensione sale sotto un cielo di piombo e il mare che fa di tutto per rendere la prima frazione un vero incubo. 
Si parte!


Nuoto
Il percorso viene modificato per mare grosso. Accorciato a 1300m circa. Temperatura dell'acqua 14°.
Parto sereno, deciso ma senza affanno, nuoto bene e fuori dalla ressa. Le onde, molto alte e lunghe, rendono la nuotata difficile, ma mi piace. Al giro di boa nessun contatto, ora il mare a favore mi spinge a spasso, ma infondo penso di tenere una buona linea. In pochissimo mi ritrovo a riva. Non mi sembra vero. Fatica nulla.
Nuoto 23’41’’ – 159° tempo di frazione














T1 - 3’44’’. troppo lento e macchinoso in questa prima transizione. Per infilare maniche perdo tempo. Metto anche calze. E via altro tempo. Ma risulterà una scelta perfetta per non sentire un minimo di freddo soprattutto nelle discese.

Bici
Il percorso duro mi si addice alla perfezione. Unico pensiero è quello di non esagerare.
La frazione in bici negli Ironman e nei mezzi Ironman è senza scia. 
Senza spingere nei primi km per uscire da Rimini mi attesto sui 35km/h. mi sento molto fresco. Bevo dei sali nei primi minuti mentre i giudici di gara in moto si danno un gran da fare per controllare le scie degli atleti. sto ben attento a non incappare in una ammonizione (4' fermo) mentre qualcuno non lontano da me non usa questa premura e viene ammonito.
Dopo 10km la strada inizia a farsi impegnativa ed inizio a passare molti atleti, anche per via delle batterie di partenza scaglionate. Tutto fila liscio e sulle salite vere verso Montescudo e Montegrimano mi sento in gran forma. Comunque un paio mi passano! Esce il sole, ma non sento caldo. In discesa l’asfalto asciutto mi da fiducia e spingo con decisione recuperando ancora atleti. Punta massima 69km/h. Il tracciato è tecnico ma anche filante, a tratti. Solo un paio di rischi di frenata lunga sui cerchi in carbonio, ma rimango in sella sereno. Giro di boa al 45° km e ora il percorso diventa una pacchia. Leggera discesa e mi tengo sempre sopra i 40km/h.
Sento di aver dato tanto ma non troppo. Almeno spero! Mi alimento con regolarità. In tutto mezza barretta, tre gel, mezzo litro d’acqua e mezzo litro di sali.
Ultimi 5km sul lungomare fatti in totale scioltezza con qualche esercizio di mobilità. Pronto per la corsa.
Bici 2h52’31’’ – 76° tempo di frazione
 












T2 – 1’52’’. Perfetto. Veloce, devo solo metter le scarpe. Tolgo maglia, resto con il body e via.

Corsa
Fin dai primi metri mi sento apposto. Passo veloce e corto per abituare le gambe, ma trovo subito la mia corsa. 3 giri da 7km. Il primo passa subito e incrocio Macca e Fontana nel loro duello per il primo posto. Li incito a gran voce.


Il mio passo è costante a 4’25’’/km. “Così è perfetto” mi dico e facendo due conti sono sotto le 5h.
Il secondo giro fila via bene, nonostante mi aspettassi una flessione. Prendo due gel. Uno al 10km uno al 15km circa. Spugnaggio ogni 3km. Il sole è uscito di gran carriera e la temperatura sale velocemente. Comunque rimango ben idratato e un leggero vento aiuta in questo.
Ultimo giro, è ora di dare tutto. Le gambe e il fiato ci sono. Non pretendo di aumentare la mia velocità ma di tenerla costante fino alla fine. Ormai sono certo di arrivare e di farlo in totale controllo. Col passare dei km aumenta inevitabilmente la fatica. Ma ormai è fatta. Il mio tifo personale mi sostiene per l’ennesima volta e ad ogni passaggio è una bella emozione e una spinta verso il traguardo.
Imbocco il rettilineo d’arrivo a braccia alzate. Con un sorriso pieno di gioia lancio uno sguardo a alla mia ragazza e i miei "tifosi"!  Sento nitidamente la loro felicità nel bel rumore festante che c’è al traguardo di gare così belle e ben organizzate.
Ma sopratutto per la prima volta ad attendermi c'è mia figlia! Sebbene ancora in pancia!!! Una fortissima spinta in più per dare tutto. 
Corsa 1h33’50’’ – 94° tempo di frazione

Chiudo il mio mezzo Ironman in 4h55’38’’.
75° assoluto su 1000 triatleti.
17° di categoria su 160.
Davvero una soddisfazione immensa.

8 mesi di duri allenamenti hanno pagato abbondantemente  e ora affronto la trasferta di Francoforte con la grande gioia di aver messo in bacheca una meravigliosa prestazione nel mezzo Ironman di Rimini.

Michele Zucchi

5 commenti:

Stefano Parravicini ha detto...

Molto bello il tuo racconto, mi ha emozionato, soprattutto perchè sarebbe un mio sogno fare una gara di triathlon, corro 10km al giorno in settimana e di bici ne faccio abbastanza ma ho il problema del nuoto, chissà che in futuro non si avveri...intanto mi segno i tuoi parziali (buonissimi, di gran lunga superiori ai miei)e li terrò come riferimento.
Ciao e complimenti
Stefano Parravicini

Penna ha detto...

Grazie Stefano. In effetti il nuoto è una brutta bestia per che viene dalla bici o dalla corsa! Io la definisco un'arte, non uno sport. Ma in due anni di nuoto master assiduo e focalizzato sulla tecnica ho fatto passi da gigante. Il triathlon è stupendo. Allenamenti sempre differenziati, mille stimoli nuovi e tanta fatica, ma io adoro la fatica!!! In bocca al lupo fin da ora per la tua futura prima gara da triatleta!

Anonimo ha detto...

Bravo Penna gran bel risultato e resoconto molto coinvolgente, complimenti!
L'ironman di Francoforte ti aspetta...Conosco bene la città e solo per il contesto in cui si svolge e per come "i crukki" sono capaci di organizzare gli eventi so già che sarà un esperienza unica e da raccontare.
Poi congratulazioni a te e alla "mitica" Simo per l'erede in arrivo, sarà quella la vittoria più bella e la motivazione in più per andare oltre i propri limiti.
In bocca al lupo x tutto, ciao Davide Panzeri

Anonimo ha detto...

Complimenti davvero per la tua passione, per la tua tenacia e impegno nel fare tutto ciò !! Dal tuo racconto traspare tanta tanta passione ,gioia e divertimento: da fuori voi Ironman mi sembrate dei marziani ( in senso buono....), sembra quasi impossibile per una persona normale affrontare tanta fatica .
Un augurio per la tua prossima sfida sportiva ma soprattutto un augurio al futuro papà .
Fabrizio Corti

Penna ha detto...

Grazie davvero Davide e Fabrizio per il vostro apprezzamento. E' bello condividere la propria passione con atleti come voi, che sanno capire la soddisfazione per un risultato e quanto impegno ci voglia per raggiungerlo.
Grazie.