sabato 14 agosto 2010

Le grandi salite alpine: il Passo Spluga

Spettacolare, è l’aggettivo che meglio può definire questa salita.
Subito dalla partenza di Chiavenna ci si ritrova immersi in un paesaggio da favola, lungo la valle, il fiume che la percorre, i boschi che la ricoprono, le montagne che la proteggono, le rocce la fanno apparire anche un po’ minacciosa.
La strada che ci condurrà fino a Campodolcino sarà caratterizzata da questo ambiente, da lì in avanti ad accrescere la suggestione dei luoghi si aggiungerà il fascino della vecchia strada che porta a Medesimo con le sue gallerie strette, alcune chiuse e buie altre aperte, inerpicandosi con stretti tornanti lungo i ripidi pendii della montagna.
Noi non passeremo però per il centro di Medesimo, svolteremo a sinistra seguendo le indicazioni per il passo, da qui lo scenario si apre, le piante spariscono lasciando il posto ai verdi alpeggi, e l’avere un orizzonte ben più ampio di fronte a noi ci rende subito chiara una cosa: manca ancora tanto al traguardo! Si continua a salire regolari, le pendenze non sono eccessive, ma abbiamo già più di 15 km di salita nelle gambe e ne mancano altrettanti.
Giunti alla diga di Montespluga possiamo respirare, la strada spiana per 3 km prima dello strappo finale, ed in più ci possiamo godere un fantastico paesaggio col lago di un blu intenso e i Pizzi Ferre' e Tambo' alla nostra sinistra ed il Suretta alla nostra destra che pero' resta nascosto.
Alla fine del paesino di Montespluga la strada ricomincia a salire, è vero, però già al primo tornante possiamo vedere il lago e la valle che abbiamo percorso da una posizione privilegiata: ne vale la pena.
È l’ultimo sforzo, gli ultimi 3 km, siamo arrivati al valico, i complimenti ce li meritiamo in pieno!

Dati e commento a cura di Damiano Ruffinoni per Grimpeur.it.


Carta identità Passo Spluga

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