domenica 13 settembre 2015

Il "Lombardia 2015"; un finale per veri scalatori!

Appuntamento al 4 ottobre 2015 per la 109a edizione del "Lombardia", la classicissima autunnale per i professionisti.


Quest'anno l'inedito percorso prevede un finale per veri scalatori che si troveranno ad affrontare negli ultimi 50 chilometri le salite più impegnative del Triangolo Lariano, tutte registrabili su Grimpeur.it.

Si comincia con il mitico Ghisallo affrontato dopo il passaggio da Canzo e la discesa di Onno,
Poi  ancora discesa verso Canzo fino alla deviazione per la "Colma di Sormano" per dirigersi verso il "Muro di Sormano" che  con i suoi 1.650 metri al 16,5% di pendenza media metterà a dura prova i protagonisti!
Dopo lo scollinamento comincia la lunga e impegnativa discesa verso Nesso, per raggiungere la statale Lariana e costeggiare il Lario fino a Como.

E qui, la vera sorpresa; i proff dovranno scalare la "Como-Civiglio", 3.600 metri con una pendenza media del 10,6%. Allo scollinamento si butteranno in picchiata verso Como affrontando la discesa di Solzago e poi si immetteranno sul percorso finale storico del "Lombardia".
Circa 2 km di pianura per poi affrontare l'ultima salita; la famosa "San Fermo della Battaglia" , 2.200 metri con pendenza media al 7,8%.
Ormai siamo all'arrivo; circa 5 chilometri di discesa porteranno i protagonisti all'arrivo in Lungo Lario Trento.

In mancanza di Froome, chi la spunterà? Aru, Rodriguez, Qintana, Nibali o Contador?

Una gara da non perdere assolutamente!

 

giovedì 10 settembre 2015

I protagonisti di Grimpeur - del GS Baradello di Como - all'attacco del Colle dell'Agnello e Izoard

I protagonisti sul Col d'Izoard

E' arrivato finalmente il momento di puntare la bandierina sul mitico anello "Colle Dell'Agnello" e "Col d'Izoard": superfluo ricordare le mitiche pagine di ciclismo che si sono scritte sulle rampe assolate della Casse Deserte. Scalare questi due colli, al di là dell'impegno fisico significa percorrere la storia del ciclismo epico di Coppi, Bartali e Bobet. E significa anche scoprire un paesaggio meraviglioso ed affascinante: difficile descrivere l'impressione di meraviglia e di stupore all'apparire della mitica Casse Deserte, un angolo di luna trasportato sulle Alpi.

Briançon è la base di partenza ideale per questo giro. La più alta città d'Europa - come recita pomposamente un tabellone pubblicitario - si raggiunge in circa quattro ore da Como attraverso il Col du Montgenevre: lasciata la macchina ci prepariamo per un giro della città,la cena e poi a nanna fantasticando sul domani.

Al mattino ci aspettano 35 km di adeguato riscaldamento nella brezza mattutina si attraversa la città e seguendo le indicazioni per Argentiere-Gap ci troviamo ben presto su una strada di grande comunicazione che dopo 15 km ed una serie di "mangia e bevi" giunge a l'Argentiere en Bessèe (976 mt.).
Altri 16 km piuttosto noiosi per arrivare a Mont Dauphin (900 mt.) e finalmente si lascia la tangenziale per svoltare a sinistra in salita verso Guillestre (mt. 1000, km 35).

Iniziamo a salire con decisione proprio in prossimità del bivio per il Col du Vars ed entriamo nel Parco del Queyras: qui il fiume Guil ha scavato nel corso dei secoli un impressionante canyon ed il paesaggio è veramente molto caratteristico. La pendenza cala notevolmente e ci consente di ammirarlo con calma.
Attraversiamo alcune brevi gallerie e ad un certo punto la valle si apre subito dopo il piccolo centro di Beyer: si prosegue tranquilli con il "53" sino ad una nuova strozzatura della valle, ed è qui che inizia la salita vera.
Dopo un chilometro infatti troviamo a sinistra il bivio per l'Izoard, noi siamo proseguiti dritti verso Chateau Queyras e la sua valle.
Passato il paese dopo circa cinque chilometri inizia la scalata al colle, a questo punto mancano venti chilometri alla vetta con pendenze dal 7 al 8 % costanti.
Ai meno 8 Massimo rompe la catena ma niente è perduto, riparato il guasto si riparte; ai meno 3 la quota inizia a farsi sentire, le pendenze aumentano fissandosi sul 9,1% ma il colle si vede in lontananza.
All'ultimo chilometro la pendenza si porta sugli 8,4% ma manca solo un tornante e il Colle dell'Agnello (mt.2740) è nostro.








Si ridiscende sulla strada percorsa per trenta chilometri circa e ci si porta ancora al bivio per l'Izoard.



I primi chilometri alternano qualche breve e deciso strappo a interminabili rettilinei assolutamente privi di ombra.
Capiamo subito che sarà il sole il principale  nemico: oggi fortunatamente è una giornata magnifica e un poco ventilata, ma possiamo immaginare quale sia il supplizio di una infuocata giornata priva di brezza!!! Comunque si pedala agevolmente, circondati da prati verdissimi, sino ad Arvieux (1544 mt.), con il suo caratteristico campanile: indi tre chilometri interlocutori sino a Brunissard (1771 mt) e poi non ci sarà più scampo, la pendenza sarà sempre superiore all'8 % per i successivi 5 km, completamente esposti al sole.
Si soffre, ma il panorama diventa via via più avvincente e ci lascia veramente a bocca aperta quando, dopo una curva, ci appare la mitica "Casse Deserte", un paesaggio lunare, fatto di guglie e di rocce completamente prive di vegetazione.







La strada ora scende leggermente per qualche centinaio di metri, sino alla lapide che ricorda due nomi mitici del ciclismo: Coppi e Bobet (la foto qui è un obbligo!!!).




Indi si riprende a salire con decisione, ma la meta è vicina, solo tre chilometri per scollinare al Col d'Izoard (mt 2360).



Ora è tutta discesa per circa 25 chilometri verso Briancon su una strada che invita a correre senza mai perdere la concentrazione e con buona padronanza della bici.

Una giornata indimenticabile; sole, grandi panorami, salite mitiche: cosa può pretendere di più dalla vita?

Nota aggiuntiva:chilometri percorsi 140, dislivello positivo mt.4500, tempo di percorrenza 7h e 30 min, è richiesta una buona preparazione fisica, concentrazione e padronanza della bici in discesa ed allenamento adeguato.

Federico, Massimo e Giancarlo gruppo Sportivo Baradello Como