martedì 1 dicembre 2015

Risultati finali edizione 2015 di Grimpeur.it



Sono online le classifiche ufficiali dell'edizione 2015 di Grimpeur.it.

Classifiche Grimpeur 2015


Buon riposo a tutti.

Risultati "La Tris del Lario 2015"


La 14a edizione della Tris del Lario è terminata. Grimpeur.it Vi augura un "caldo" inverno e Vi aspetta alla prossima edizione.

Di seguito trovate i link con le classifiche e l'Albo d'oro.

Classifiche La Tris del Lario 2015

Albo d'oro Tris del Lario



Buon inverno e buon riposo a tutti.

domenica 13 settembre 2015

Il "Lombardia 2015"; un finale per veri scalatori!

Appuntamento al 4 ottobre 2015 per la 109a edizione del "Lombardia", la classicissima autunnale per i professionisti.


Quest'anno l'inedito percorso prevede un finale per veri scalatori che si troveranno ad affrontare negli ultimi 50 chilometri le salite più impegnative del Triangolo Lariano, tutte registrabili su Grimpeur.it.

Si comincia con il mitico Ghisallo affrontato dopo il passaggio da Canzo e la discesa di Onno,
Poi  ancora discesa verso Canzo fino alla deviazione per la "Colma di Sormano" per dirigersi verso il "Muro di Sormano" che  con i suoi 1.650 metri al 16,5% di pendenza media metterà a dura prova i protagonisti!
Dopo lo scollinamento comincia la lunga e impegnativa discesa verso Nesso, per raggiungere la statale Lariana e costeggiare il Lario fino a Como.

E qui, la vera sorpresa; i proff dovranno scalare la "Como-Civiglio", 3.600 metri con una pendenza media del 10,6%. Allo scollinamento si butteranno in picchiata verso Como affrontando la discesa di Solzago e poi si immetteranno sul percorso finale storico del "Lombardia".
Circa 2 km di pianura per poi affrontare l'ultima salita; la famosa "San Fermo della Battaglia" , 2.200 metri con pendenza media al 7,8%.
Ormai siamo all'arrivo; circa 5 chilometri di discesa porteranno i protagonisti all'arrivo in Lungo Lario Trento.

In mancanza di Froome, chi la spunterà? Aru, Rodriguez, Qintana, Nibali o Contador?

Una gara da non perdere assolutamente!

 

giovedì 10 settembre 2015

I protagonisti di Grimpeur - del GS Baradello di Como - all'attacco del Colle dell'Agnello e Izoard

I protagonisti sul Col d'Izoard

E' arrivato finalmente il momento di puntare la bandierina sul mitico anello "Colle Dell'Agnello" e "Col d'Izoard": superfluo ricordare le mitiche pagine di ciclismo che si sono scritte sulle rampe assolate della Casse Deserte. Scalare questi due colli, al di là dell'impegno fisico significa percorrere la storia del ciclismo epico di Coppi, Bartali e Bobet. E significa anche scoprire un paesaggio meraviglioso ed affascinante: difficile descrivere l'impressione di meraviglia e di stupore all'apparire della mitica Casse Deserte, un angolo di luna trasportato sulle Alpi.

Briançon è la base di partenza ideale per questo giro. La più alta città d'Europa - come recita pomposamente un tabellone pubblicitario - si raggiunge in circa quattro ore da Como attraverso il Col du Montgenevre: lasciata la macchina ci prepariamo per un giro della città,la cena e poi a nanna fantasticando sul domani.

Al mattino ci aspettano 35 km di adeguato riscaldamento nella brezza mattutina si attraversa la città e seguendo le indicazioni per Argentiere-Gap ci troviamo ben presto su una strada di grande comunicazione che dopo 15 km ed una serie di "mangia e bevi" giunge a l'Argentiere en Bessèe (976 mt.).
Altri 16 km piuttosto noiosi per arrivare a Mont Dauphin (900 mt.) e finalmente si lascia la tangenziale per svoltare a sinistra in salita verso Guillestre (mt. 1000, km 35).

Iniziamo a salire con decisione proprio in prossimità del bivio per il Col du Vars ed entriamo nel Parco del Queyras: qui il fiume Guil ha scavato nel corso dei secoli un impressionante canyon ed il paesaggio è veramente molto caratteristico. La pendenza cala notevolmente e ci consente di ammirarlo con calma.
Attraversiamo alcune brevi gallerie e ad un certo punto la valle si apre subito dopo il piccolo centro di Beyer: si prosegue tranquilli con il "53" sino ad una nuova strozzatura della valle, ed è qui che inizia la salita vera.
Dopo un chilometro infatti troviamo a sinistra il bivio per l'Izoard, noi siamo proseguiti dritti verso Chateau Queyras e la sua valle.
Passato il paese dopo circa cinque chilometri inizia la scalata al colle, a questo punto mancano venti chilometri alla vetta con pendenze dal 7 al 8 % costanti.
Ai meno 8 Massimo rompe la catena ma niente è perduto, riparato il guasto si riparte; ai meno 3 la quota inizia a farsi sentire, le pendenze aumentano fissandosi sul 9,1% ma il colle si vede in lontananza.
All'ultimo chilometro la pendenza si porta sugli 8,4% ma manca solo un tornante e il Colle dell'Agnello (mt.2740) è nostro.








Si ridiscende sulla strada percorsa per trenta chilometri circa e ci si porta ancora al bivio per l'Izoard.



I primi chilometri alternano qualche breve e deciso strappo a interminabili rettilinei assolutamente privi di ombra.
Capiamo subito che sarà il sole il principale  nemico: oggi fortunatamente è una giornata magnifica e un poco ventilata, ma possiamo immaginare quale sia il supplizio di una infuocata giornata priva di brezza!!! Comunque si pedala agevolmente, circondati da prati verdissimi, sino ad Arvieux (1544 mt.), con il suo caratteristico campanile: indi tre chilometri interlocutori sino a Brunissard (1771 mt) e poi non ci sarà più scampo, la pendenza sarà sempre superiore all'8 % per i successivi 5 km, completamente esposti al sole.
Si soffre, ma il panorama diventa via via più avvincente e ci lascia veramente a bocca aperta quando, dopo una curva, ci appare la mitica "Casse Deserte", un paesaggio lunare, fatto di guglie e di rocce completamente prive di vegetazione.







La strada ora scende leggermente per qualche centinaio di metri, sino alla lapide che ricorda due nomi mitici del ciclismo: Coppi e Bobet (la foto qui è un obbligo!!!).




Indi si riprende a salire con decisione, ma la meta è vicina, solo tre chilometri per scollinare al Col d'Izoard (mt 2360).



Ora è tutta discesa per circa 25 chilometri verso Briancon su una strada che invita a correre senza mai perdere la concentrazione e con buona padronanza della bici.

Una giornata indimenticabile; sole, grandi panorami, salite mitiche: cosa può pretendere di più dalla vita?

Nota aggiuntiva:chilometri percorsi 140, dislivello positivo mt.4500, tempo di percorrenza 7h e 30 min, è richiesta una buona preparazione fisica, concentrazione e padronanza della bici in discesa ed allenamento adeguato.

Federico, Massimo e Giancarlo gruppo Sportivo Baradello Como

domenica 17 maggio 2015

I protagonisti di Grimpeur all'Amstel Gold Race amatori

I ragazzi della Baradello in trasferta all'Amstel Gold Race: ecco la loro esperienza.

Per darci qualche motivazione in piu' per pedalare nel freddo inverno comasco si é deciso di partecipare all' edizione per amatori della celeberrima Amstel Gold Race che si tiene in Olanda nel mese di aprile.


Noleggiato il comodo pulmino del Velo Club Biasca tramite l' amico e collega Jamin Demenga siamo partiti all' alba da Como in direzione Valkembourg bella localita' nel limburgo olandese.

Undici sono le ore necessarie per coprire gli ottocento chilometri che separano Como dalla nostra meta, un viaggio che non pesa per la bellezza del paesaggio che si attraversa: Alpi Svizzere, Alsazia , valle del Reno, tutti luoghi che meriterebbero una sosta ma il nostro l'obiettivo é piu' a nord e li' puntiamo senza indugi.

Valkembourg e' una ridente cittadina a pochi chilometri da Mastricht, appare subito bella, con il suo castello che domina dall' alto l'intero paese, non si puo' non notare subito l'ordine e la cura con cui strade case e giardini si mostrano ai turisti.



Tutto é a dimensione di bicicletta, anzi, senza esagerare si puo' dire che la bicicletta sia la protagonista della mobilità per cui tutta la viabilità é studiata in funzione di essa, per noi ciclisti del sud europa risulta essere un piccolo paradiso.

L'atmosfera é subito convolgente, i 25.000 ciclisti iscritti alla manifestazione gia 'da venerdi' sciamano per la cittadina che sembra ormai una Woodstock del ciclista.

Ritirato il pettorale ci perdiamo un po' per il centro tentando di mantenere una certa disciplina, ben sapendo cosa ci aspetta il sabato. Solo una birretta e un piatto di pasta nell' immancabile ristorante italiano, poi tutti a vedere la cronoscalata del Cauberg prima di coricarci per la sveglia fissata alle cinque.

Al sabato la partenza viene registrata alle sei e trenta.


Si e' subito catapultati nella campagna olandese che non concede momenti di tregua, strade di campagna, piste ciclabili, dentro e fuori da carrarecce strette, rapide variazioni di pendenza, su e giu per valloni sempre esposti al vento si susseguono cucinandoti a fuoco lento; l'attenzione dev'essere sempre al massimo, le strade strette i fondi non perfetti ti costringono ad un costante impegno. Il ritmo e' sempre spezzato da curve, strappi e rilanci cosi' che anche il piu' incallito ciuccia ruote ha il suo bel da fare, e non puo' far troppo conto sulle ruote amiche.



Tutto scorre liscio fino ai duecento km a parte il vento, lo snervante dentro e fuori fra stradine di campagna e piste ciclabili e qualche ''cote'' molto abbordabile.



Se si vuole trovare una critica all'organizzazione si deve cercare forse nei rifornimenti distribuiti non uniformemente e con un scelta discutibile di alimenti: prevalgono, infatti, tortine e merendine che stancano subito in luogo della piu' tradizionale frutta e dei piu' classici panini in ogni caso si sopravvive anche se a fine giornata la sola vista di barrette e merendine ti provoca un senso di nausea automatico.

Il nostro obiettivo sono i 235 chilometri della versione completa (in ogni caso si possono scegliere diverse varianti in funzione del proprio allenamento) per cui stiamo ''schisci'' come si dice alle nostre latitudini.


Infatti é nel finale che la musica cambia: un susseguirsi di salite di cui la piu' lunga di circa sei km (Drilandenpunt detta dagli italiani la salita delle antenne) ti portano ad affrontare i micidiali Bonsberg e Keutenberg con una buona dose di acido lattico nelle gambe.


Gli ultimi 15 km sono una bella passeggiata e, chi ne ha, puo' spingere fino ai piedi del Cauberg, la piu rappresentativa salita dell' Amstel che precede di circa un km l' arrivo fra una moltitudine di appassionati.


Tutti soddisfatti ci si perde nella festa, Valkembourg é totalmente in mano ai ciclisti (anche al piu', sprovveduto appare evidente l' indotto capace di generare un simile evento) mi vengono in mente le polemiche che ogni anno suscita l' arrivo del giro di Lombardia a Como, il raffronto e' impietoso come l'ottusita' dei nostri amministratori.

Non e' finita: la domenica ci sono ''quelli seri'' si va a Mastricht a vederli partire, si tifa per tutti i compatrioti: Caruso ricambia l'affetto rispondendoci calorosamente...si torna a a Valkembourg per vedere l' arrivo e i vari passaggi sul Cauberg.

Una folla oceanica mette a dura prova la produttivita' delle birrerie locali, e festeggia la vittoria del campione del mondo Kwiatoski che in sei ore e trenta regola il gruppo (il confronto con il nostro tempo e' impietoso).

Il lunedi' di buon mattino si rientra in Italia soddisfatti, con un budget di circa 450 euro a persona per quattro giorni si coprono tutti i costi , l' Olanda non sembra essere molto cara...

Concludendo l' Amstel Gold Race e' un esperienza che consigliamo, offre tutto cio che un appassionato di ciclismo chiede: atmosfera da grande Nord, un ventaglio di possibilita' per tutti i gusti (dagli 80 km per i meno allenati ai 240 per chi ne ha di piu') e un contorno gradevolissimo in cui passare un buon fine settimana fra amici.

 Ciao a tutti e FORZA GRIMPEUR!!!!!!!!!!!!!!!!

Massimo Crippa Federico Cantaluppi.



sabato 11 aprile 2015

I primi "conquistatori" dei Brevetti 2015

E' passato poco più di un mese dall'inizio della stagione 2015 e sono già molti i Grimpeur che hanno conquistato i brevetti!


I "brevettati della Tris del Lario" sono Stefano Caimi, Mauro Benetello, Luca Santi, Ilario Colombo e Stefano Corti.


I brevettati dei "Muri Lombardi", nonostante un Muro di Sormano impraticabile, causa ghiaccio, fino a pochi giorni fa, sono Fabrizio Corti e Mauro Benetello che conferma il brevetto della Tris del Lario.

A loro vanno i complimenti degli organizzatori!


giovedì 9 aprile 2015

Le salite bergamasche: Sant'Antonio Abbandonato.

Nonostante sia abbastanza sconosciuta, è una delle salite più dure della bergamasca.

Non tragga in inganno la media comunque già elevata del 9%. Tolti gli ultimi 500m, la pendenza media è leggermente superiore al 10%.

Si parte da Brembilla, all'inizio di via Ravagna.


Partenza

E le pendenze sono subito impegnative, circa 9%.

Si "addolcisce" leggermente dopo 1 km x un breve tratto di 300-400m, ma poi la strada aumenta di pendenza. Ci aspettano quasi 4 km al 10% di media, ma con vari tratti brevi anche al 13-14%.

La cosa positiva è che la strada non è praticamente trafficata, si sale immersi nella natura e si può quindi ammirare in parte il paesaggio.
Dopo circa 5 km sulla destra e in lontananza si vede il santuario dedicato a Sant'Antonio. Tale vista può aiutare x affrontare l'ultimo km di salita, ancora al 10%.
Terminato questo la fatica è praticamente finita.
Ci aspettano 400m di strada pressoché pianeggiante che termina in corrispondenza di una trattoria sulla destra e del convento proprio di fronte.

Arrivo


Da qui, volendo, si può scendere  Zogno e proseguire per Bergamo, il Selvino o la Val Taleggio



Puoi registrare il tempo della tua scalata su http://www.Grimpeur.it

Stefano per Grimpeur.it .


mercoledì 25 febbraio 2015

Le novita del 2015: salita di Pedrinate e classifica per dislivello

Continuano le presentazioni delle novita per la prossima stagione.
A grande richiesta dei ciclisti comaschi e ticinesi da quest'anno sarà registrabile la salita di Pedrinate, il "Lissolo Ticinese" ottima soluzione anche per gli italiani che rientrando dalla Svizzera preferiscono evitare il caotico traffico del centro di Como

Altimetria salita di Pedrinate
Altra novità, suggerita da diversi Grimpeur, è la classifica individuale per dislivello scalato.
A differenza della classifica per chilometraggio, ogni salita scalata sarà considerata una sola volta per stagione.

Avete già oliato la catena? Il 1° marzo è alle porte.

Grimpeur.it

venerdì 20 febbraio 2015

Le prime novità della stagione 2015

Il monumento agli Alpini all'arrivo al Monte Barro





La nuova stagione 2015 si presenta con diverse novità; grazie alla collaborazione con gli amici Matteo e Stefano tra le nuove salite trovate le famose Cipressa, Poggio e Pompeiana (lato con punte del 13%). Le descrizioni non sono al momento complete ma lavoreremo per aggiornarle al più presto.

A grande richiesta dei ciclisti lecchesi, da quest'anno sarà possibile registrare anche la salita del Monte Barro, con partenza dal centro di Galbiate.

Buon inizio stagione a tutti i grimpeur.