sabato 19 dicembre 2009

Sono online i brevetti della Tris del Lario 2009


Sono online gli attestati per coloro che hanno completato la Tris del Lario 2009.

Sono scaricabili accedendo nell'area riservata personale.

Ricordate che è possibile scaricarli SOLO fino al 20 gennaio 2010.


Con l'occasione, gli organizzatori augurano a tutti gli utenti di Grimpeur.it e ai loro famigliari, un felice Natale e un fantastico nuovo anno.

Vi aspettiamo alla prossima edizione.

domenica 15 novembre 2009

Conclusa la Tris del Lario 2009


Con il record assoluto di partecipanti si chiude la nona edizione della Tris del Lario.
Il coinvolgente testa a testa per la vittoria della classifica a squadre tra la società Formaggilandia 2 Malgrate e Passolento Rovellasca si è concluso ancora con la vittoria dei lecchesi che negli ultimi mesi della stagione hanno portato sulle salite della Tris ben 44 rappresentanti, distanziando i 37 rappresentanti della societa' comasca. Ancora terzi i milanesi del G.S. Corsera Milano che con un buon margine di chilometri precedono la societa' G.S. Trabattoni Monzacar Seregno e i portacolori del Team Oliveto Lario.

......


... Trovi il commento completo e tutti i risultati in questa pagina.

lunedì 5 ottobre 2009

Annullato il Giro di Lombardia 2009 amatori

Dagli organizzatori della manifestazione - RCS Gestione Sportiva Ciclismo , La Gazzetta dello Sport - abbiamo avuto la conferma dell'annullamento della manifestazione prevista per il 18 ottobre 2009.


Un vero peccato.

Grimpeur.it

mercoledì 2 settembre 2009

Ritorna la Tris del Lario by night del Formaggilandia 2 Malgrate !



Domenica 6 settembre và in scena la seconda edizione della TRIS del LARIO by NIGHT, escursione libera con raduno spontaneo per la partenza dal piazzale OBI di Malgrate (LC).

Il programma prevede le scalate delle tre salite che costituiscono il brevetto della “TRIS del Lario”, che verranno scalate nel seguente ordine: Malgrate, Bellagio, Nesso- Colma, Nesso, Bellagio, Ghisallo, Bellagio, Onno, Valbrona, Onno, Malgrate.

Il PROGRAMMA prevede:
Ritrovo piazzale OBI-Malgrate ore 1:45.
Partenza Piazzale OBI-Malgrate ore 2:00.
Percorso della TRIS.

Chiusura con colazione offerta dal Bike Team Formaggilandia2 Malgrate ai partecipanti (ore 8:30 circa).

OBBLIGATORIO l’uso delle luci posteriori, luci anteriori (che facciano luce!) e GIUBBETTO catarifrangente

Per informazioni :
roberto.maggioni@fastwebnet.it

In bocca al lupo a tutti gli atleti del Formaggilandia 2 di Malgrate.

Aspettiamo il racconto della nottata!

Grimpeur.it

lunedì 31 agosto 2009

Codice della strada: catarinfrangenti e fari bici obbligatori?


L'introduzione delle ultime modifiche nel codice della strada con importanti ripercussioni anche per i ciclisti ha aperto numerosi dibattiti su fari e catarinfrangenti laterali.

Su quotidiani e internet si legge di tutto; c'è tra i visitatori di Grimpeur qualche vigile urbano o poliziotto che può regalarci dei chiarimenti?


E se tutto fosse confermato, qualcuno sa come risolvere il problema dei catarinfrangenti laterali? Si dice che sono in commercio nastri adesivi riflettenti che possono essere attaccati al telaio; qualcuno ha esperienza?

Un ringraziamento a tutti coloro che parteciperanno alla discussione, suggerendo soluzioni con prezzi e negozi per gli acquisti.

Grimpeur.it

martedì 25 agosto 2009

La Tris del Lario in una giornata; il racconto di Alessandro e Marco




Il ritrovo è a Como, alle 7 del mattino. Sappiamo che ci attende una lunga giornata in sella, e vogliamo evitare le ore più calde.
Il cielo è di un color rosa pallido striato dal grigio di qualche nuvola.
Meglio così, pensiamo, magari riusciremo a non crepare di caldo sui tornanti del Ghisallo.

Partiamo attraversando una città insolitamente trafficata, per essere le sette di mattina di un sabato di agosto. Usciti da Como la situazione torna ad essere quella che ci si aspetterebbe: strade quasi deserte, i paesi del lago passano uno dopo l'altro e sembrano svegliarsi al nostro passaggio. L'aria è fresca e limpida. Il lago è uno spettacolo da ammirare.

Sulla strada incrociamo i veri eroi del 22 agosto: i partecipanti alla gara di Ironman di Bellagio, che hanno già affrontato 3.8 km a nuoto nelle acque fredde del mattino e hanno appena cominciato i loro interminabili 180 km in bicicletta.

Arriviamo a Nesso che non sono ancora le 8, e attacchiamo la prima salita.
Con molta calma, mi raccomando, perché la strada è ancora lunga.
Mentre i tornanti salgono il panorama si apre sempre di più. Il lago sotto di noi, la montagna davanti.

Senza forzare arriviamo alla Colma in un'oretta circa, ci infiliamo la mantellina e ci lanciamo subito in discesa.
Sormano, Asso, Valbrona e continuiamo la discesa fino a Onno, dove giriamo le biciclette e cominciamo a risalire.
La pendenza costante e non impegnativa potrebbe indurre in tentazione, ma non bisogna esagerare perché mancano ancora tanti metri di dislivello.
Si scollina al cimitero di Valbrona con un onesto 18'37'', e a quel punto decidiamo di rendere ancora più "pepato" il giro. Invece che ridiscendere verso Onno e proseguire per Bellagio facendo solo discesa e pianura, si torna ad Asso e si risale il Ghisallo dall'altro versante, quello meno "nobile", passando per Lasnigo, Barni e Magreglio. Un fuori programma che aggiunge altri 250 metri di dislivello al già impegnativo percorso di giornata.

Incontriamo nuovamente un gruppetto di Ironmen, e arriviamo alla Madonna del Ghisallo insieme a loro, prendendo anche noi un po' di (immeritati) applausi da parte della piccola folla lì presente ad aspettare i veri atleti.
Giù nuovamente fino a Bellagio, con la consapevolezza che ogni tornante fatto in discesa verrà risalito di lì a poco.
Si fa un giro della rotonda di Bellagio, si scala il rapporto e ci si rimette a salire.
Ormai sono quasi le 11, le nuvole si sono dissolte e il caldo comincia a farsi sentire. Quando passiamo ai Mulini del Perlo, al 14% sotto il sole e con due salite già nelle gambe, malediciamo silenziosamente il momento in cui abbiamo avuto l'idea balzana. Ma si continua senza parlare, con il rapporto più leggero e il fiato sempre più corto.
A Civenna si riprende respiro e ci si prepara per gli ultimi 8 tornanti, quelli mitici del Lombardia.
Sembra un conto alla rovescia: 8, 7, 6, 5... Le curve a gomito si susseguono rapidamente una dietro l'altra. Ultimo tornante, ultimo dritto di 300 metri.
Lo amo e lo odio, quell'ultimo rettilineo. Sai che l'arrivo è lì, a portata di mano, ma una lieve curva a destra nasconde lo scollinamento alla vista, e sembra che quegli ultimi metri non finiscano mai. Il Ghisallo non ti regala niente. Il Ghisallo te la fa sudare fino in fondo.
Sull'asfalto c'è una scritta ormai quasi sbiadita "vai Ale campione del mondo". L'hanno scritta al Giro di Lombardia 2008 per Ballan, ma mi chiamo Alessandro anche io e voglio pensare che in quel momento quell'incitamento sia lì per me.
La strada piega leggermente ed ecco apparire la chiesetta e la fine della salita.
Ultimi metri.
Fatta.
La tris è nostra!

Il tempo di mangiare qualcosa e ci rimettiamo in sella, in discesa verso Asso. Come si suol dire: ormai abbiamo fatto 30, facciamo anche 31... Al bivio per Sormano svoltiamo a destra e cominciamo a risalire verso la Colma.
Chiediamo l'ultimo sforzo alle nostre gambe, che per fortuna non ci abbandonano e dopo altri 9 chilometri arriviamo nuovamente alla Colma di Sormano, da cui eravamo già passati qualche ora prima, ma in senso contrario, resistendo alla tentazione di passare per il "muro".

Adesso è davvero fnita. Un poker memorabile.
Si torna verso Como con tanta fatica e tanta soddisfazione.

Alessandro e Marco

giovedì 13 agosto 2009

Online le salite di Livigno (SO)


Percorrere la valle di Livigno senza incrociare famosi ciclisti impegnati in allenamento è praticamente impossibile.
Se aggiungiamo i numerosissimi amatori, la densità di ciclisti per KM/quadro é impressionante.

Per questo presentiamo due stupende salite della zona; la durissima Passo della Forcola e la pedalabile Trepalle.

Ora non vi resta che organizzare una vacanza in questa splendida località.

Buone pedalate

Il passo della Forcola di Livigno

La salita di Trepalle

giovedì 6 agosto 2009

In viaggio. Mandello del Lario (LC) – Pennabilli (RN) in bici


Mi sento felice, appagato, quando realizzo i miei sogni è così che mi sento.
Non è solo per la bella impresa sportiva, i chilometri, le strade, i paesi e le città, ma soprattutto questo viaggio è stato un tuffo nel passato. Un vivere al rallentatore la vita. Assaporare ogni istante, con sofferenza e gioia che si univano in un’unica grande emozione.

Era da diverso tempo che volevo farlo e superate le titubanze dei giorni precedenti la partenza, mi sono buttato in questa avventura.

450km stimati, attraversando una parte del “Bel Paese”, passando dalle colline lombarde fra Lecco e Bergamo alla lunga, interminabile, calda pianura che unisce la Lombardia fino all’Adriatico.

Parto nel silenzio del Lago di Como alle 6.30. E’ il primo agosto 2009.
Rotta verso Pennabilli (RN).

I primi chilometri servono a prendere confidenza con il mezzo (mai testato a pieno carico, anche se ho solo 6kg di bagaglio), far carburare le gambe e pensare a ciò che sto facendo.
Mi emoziona il fatto di viaggiare per così tanta strada da solo, alla scoperta di luoghi sconosciuti, davvero un’avventura mai provata.
I chilometri passano veloci e la mia adrenalinica esuberanza mi spinge ad un passo costante “inaspettato” intorno ai 35km/h, in pianura, si intente!!
La scoperta inizia attraversando i comuni al confine delle provincie lombarde di Bergamo Brescia, Cremona e Mantova. La campagna è affascinante, scorrerla lentamente, attraverso vie secondarie è fonte di grande gioia. Un contatto incontaminato con la natura. Un viaggio silenzioso scrutando la vita che si articola fra casolari, contadini, bestie e sterminati campi coltivati, arati, incolti.
Giungo a Romano di Lomabrdia, poi Soncino, Orzinuovi, Verolanuova… e giù ancora nel tremendo calore estivo fino a Canneto sull’Oglio. Sono le 14.00 i km circa 150. I gradi… 37!
Una lunga sosta rigenerante.
Apprezzo come non solo il paesaggio cambia man mano che avanzo, ma anche le persone, nel loro parlare diverso, nel modo di essere, anche.
Nel pieno del pomeriggio sotto un sole accecante, attraverso il Po. A Viadana (MN). Entro in Emilia Romagna.
La stanchezza unita al clima inizia ad esser marcata. Ma ormai sono deciso….
… Questo viaggio di 450km lo posso compiere in soli 2 giorni!
Devo arrivare a Carpi (MO), mi dico.
E così faccio. Arrivo cotto, nel vero senso della parola. Ho pedalato per 234km.
Con una buona organizzazione trovo subito un albergo. Pizza e mezzo litro di birra e subito a letto!
Sveglia alle 5.00. E’ il due agosto.
La pianura modenese è sublime nelle luci tagliate dell’alba. Non un’anima. Solo il canto degli uccelli, qualche fagiano si alza in volo al mio passaggio a fianco dei fossi nelle strade deserte di campagna. IL sole anche oggi è agguerrito.
Velocemente passo attraverso Nonantola, San Giovanni in Persiceto, Budrio, fino a Lugo… già in Romagna.

Tante persone si soffermano sorridenti a scrutare i miei “cartelli” che invitano a visitare Pennabilli.

“FAI UN GIRO A PENNABILLI (Quasi in provincia di Rimini!!)”
Così recita la scritta che porto sulle spalle e sulla bici.
(Pennabilli e altri 6 comuni in provincia di Pesaro sono passati in provincia di Rimini il 29/07/09… primo caso nella storia della Repubblica Italiana- Ma questa è un’altra storia!!)

Sento profumo di casa! Dalla provincia di Ravenna entro in quella di Forlì e Cesena. Poi proseguo in direzione Rimini. Un forte vento contro mi sconforta un po’. La strada già fatta in giornata è ben oltre i 150km e il sole non si risparmia!
Ma ecco le colline. Le mie amate terre.
Savignano sul Rubicone segna l’inizio dell’ultima fatica. 40km di leggera salita fino a casa.
Li affronto con una voglia matta di arrivare, ma non manca mai l’attenzione ai luoghi che attraverso.
Me li godo tutti, metro per metro.
Risalgo lungo la valle del Marecchia. Pietracuta, Secchiano, Novafeltria, Maciano…. È fatta!!

Dopo due giorni, 17 ore e mezza sui pedali, 461km… ecco il cartello di Pennabilli.

Le nuvole coprono il cielo al tramonto, il vento soffia fra gli alberi e accarezza queste affascinanti colline. Mi riempio di immensa felicità.
Entro in piazza. Poso per qualche istantanea! Qualche amico mi riconosce subito e mi chiede se sono matto!!

Così ho vissuto per due giorni. Indimenticabili, indelebili. Giungendo al mio paese con le mie sole forze, in completa armonia con il mondo e con me stesso.

Michele da Pennabilli

domenica 2 agosto 2009

Arogno (Val Mara) una salita per scalatori veri!


I super scalatori di Grimpeur.it rimarranno soddisfatti. A pochi chilometri dai grandi centri abitati lombardi e svizzeri trovate questa salita che saprà darvi grosse soddisfazioni e in alcuni tratti le pendenze vi ricorderanno salite alpine mitiche.
La partenza é a pochi chilometri da Lugano e da Como e il percorso è quasi interamente nella Val Mara, che prende il nome del torrente che l'attraversa.
Arrivo in Val d'Intelvi, in provincia di Como.

Non lasciatevi ingannare dalla pendenza media; la vera pendenza, depurata dei pochi tratti in piano e discesa é del 12%!
Si parte subito alla grande: primi 500 metri in pianura poi 2,5 chilometri a pendenza costante al 9%.
Seguono 2 chilometri facili , interrotti da un breve tratto al 10% fino all'ingresso del comune di Arogno.
Entrate nel centro abitato , rimanendo sulla strada principale.
Breve tratto in discesa e poi ATTENZIONE al KM. 5,1, dove dovete ABBANDONARE la strada principale svoltando leggermente a sinistra seguendo le indicazioni per DOGANA - Via Confine.
Impossibile sbagliare perché qui comincia un tratto di circa 200 metri con pendenza al 18%!.
Al KM. 6,5 si passa la dogana svizzera e dopo poche centinaia di metri inizia il tratto finale spaventoso: 7 tornanti con i tratti di raccordo tra il 16 e il 24% della lunghezza di 1 chilometro.
Ancora 700 metri per l'arrivo posto all'entrata della dogana italiana.

Poi potete proseguire per chiudere l'anello scegliendo tra :
Porlezza - Lugano, San Fedele - Como.
Buon divertimento.

sabato 1 agosto 2009

Le salite leggendarie: il Passo dello Stelvio




Il passo dello Stelvio, il più alto d’Italia, secondo in Europa solo al Col de l’Iseran (Francia, 2770 m s.l.m. 12 metri di differenza!) per questo la cima Coppi in assoluto ogni volta che il Giro d’Italia l’ha affrontato.

Sui suoi tornanti, dal versante di Bormio o da Prato allo Stelvio, il ciclismo ha scritto pagine memorabili, legate soprattutto al campionissimo: Fausto Coppi, che qui ha compiuto una delle imprese più belle della sua carriera e anche l’ultima, quando il 1° giugno del 1953, nella penultima tappa del 36° Giro d’Italia, la prima ad inserire l’ascesa allo Stelvio nel suo tracciato, raggiunse e staccò lo svizzero Hugo Koblet, vincendo tappa e strappandogli la maglia rosa.

Questa e altre storie attribuiscono allo Stelvio un fascino unico, che va oltre i semplici numeri, che da un sapore particolare alla salita, che fa crescere l’emozione pedalando lungo i suoi 20 km abbondanti.

Anche il panorama è mozzafiato.
Sono sufficienti 2 tornanti per abbandonare il centro caotico di Bormio e ritrovarsi in mezzo ad una natura intatta, fresca, giovane, e respirare un’aria purissima.
Passare da strade larghe e ben asfaltate ad infilarsi in gallerie strette e piccolissime ricavate dalla roccia.
Risalire lungo le cascate del fiume che nasce dai ghiacciai, trovarsi al cospetto dell’Ortles, del Gran Zebrù, all’interno del Parco Nazionale.


La partenza e l’arrivo sono gli stessi della “Re Stelvio”, la gara per cicloamatori che annualmente vede migliaia di appassionati salire i 36 tornanti del versante valtellinese.

Una striscia di vernice bianca con le scritte della gara posta di fronte alle Terme di Bormio vi indicherà il punto esatto dove far partire il cronometro, mentre l’arrivo è in corrispondenza del cartello del passo.
Prima del 12° km compare la scalinata di Spondalunga con la sua sequenza di tonanti in mezzo a cascate e costoni di montagna imponenti: è il tratto più spettacolare della salita.
Non lasciatevi ingannare perché sembra essere il culmine della salita, ma è solo un primo scollinamento. Siamo il località Bocca del Braulio, a circa 2300 metri di quota, qui inizia un lungo costone in leggera salita che porta all’ultimo strappo: in lontananza si intravede il passo e gli ultimi 2-3 km sono scanditi da tornanti nuovamente ripidi.
Dopo il bivio per il confine svizzero le pendenze sono stabilmente sopra l’8%, è una delle parti più dure, ma ormai è quasi fatta: il Re dei Passi ci ha permesso di salire fino alla sua testa.

Questa è una salita leggendaria, ogni giorno decine di ciclisti si cimentano sulle sue rampe, è come se fosse la “Mecca” del ciclismo: ogni appassionato ci deve andare almeno una volta nella vita!

Damiano Ruffinoni per Grimpeur.it

La carta d'identità del Passo dello Stelvio

mercoledì 29 luglio 2009

1.000 Km sulla Tris del Lario; intervista a Giancarlo Pullico.


Con quasi 4 mesi di anticipo, Giancarlo Pullico, portacolori del Formaggilandia 2 Malgrate, raggiunge l'obiettivo di percorrere 1.000 Km. sulle salite della Tris del Lario.
Oltre ai soliti complimenti, lo abbiamo voluto intervistare:

Innanzitutto vogliamo complimentarci per il raggiungimento del tuo obiettivo: 1.000 km sulla Tris del Lario.Ma come è nata l'idea di questa sfida?
Ringrazio per i complimenti. L'idea è nata per scherzo da Roberto Maggioni segretario del Bike Team Formaggilandia2 che nell'edizione scorsa ha percorso la bellezza di 1.016 km. senza mai ripetere la stessa salita nello stesso giorno, pensando che matto come lui non ci fosse nessuno, e invece ci sono io Pullico Giancarlo.

Non deve essere stato facile ritrovarsi a percorrere quasi quotidianamente le stesse salite. Come ci sei riuscito?
Psicologicamente non è stato facile anzi, massacrante per uno come me abituato a uscire in compagnia a ridere e scherzare.Ritrovarsi quasi ogni giorno su queste salite da solo non è il massimo. Ci sono riuscito perchè amo mattermi in gioco ,ma vi assicuro che più di una volta ho pensato di mollare.


Famiglia, lavoro e bicicletta; come riesci a conciliare queste esigenze?
La mia fortuna è che sono un turnista, dunque ho sempre mezza giornata libera.Per quanto riguarda la famiglia devo ringraziare mia moglie per la pazienza ma soprattutto mia figlia che mi incitava uscita dopo uscita.

Ma la passione per il ciclismo quando é nata?
La passione per il ciclismo è nata nel 2004, spinto da un collega di lavoro a comprare la bicicletta, dopo di che mai più separato da lei.

E per la prossima edizione cosa dobbiamo aspettarci? La sfida ai 1.500 chilometri?
Non se ne parla nemmeno .La prossima edizione mi dedicherò a scalare le splendide salite che avete aggiunto su Grimpeur, anzi colgo l'occasione per farvi i miei complimenti.

Concludo ringraziando tutti voi per l'organizzazione.Tanti saluti Giancarlo.

lunedì 27 luglio 2009

Online la prima salita bergamasca; la Olda

La Olda é una salita poco impegnativa che da San Giovanni Bianco - in Val Brembana - sale verso la Val Taleggio, fino alla località Olda, dalla quale prende il nome.

Si parte con un tratto in pianura, con qualche metro persino in discesa. Poi per i primi 5 chilometri si mantiene costante con una pendenza attorno al 3,5%. Per qualche chilometro la strada costeggia il torrente Enna seguendone il letto all'interno della strettissima valle in un continuo susseguirsi di curve e controcurve.
Al Km. 4 si abbandona il torrente e si comincia a salire più seriamente fino all'attraversamento del centro abitato di Sottochiesa al Km. 8,6. Breve tratto in discesa e la strada risale con pendenza attorno al 7% fino all'arrivo nella frazione di Olda.

Purtroppo per un inconveniente, la foto dell'arrivo é stata persa. Se volete farci un gradito regalo fate una foto all'arrivo e inviatela al nostro indirizzo di posta. Grazie in anticipo.

lunedì 20 luglio 2009

Hai partecipato alla GF Casartelli? Registra il tuo risultato!

In occasione della GF Casartelli, con la presenza della Onno, del Muro di Sormano e del Ghisallo, salite registrabili su Grimpeur.it, ricordiamo a tutti gli iscritti che hanno disputato la gara che, accedendo all'area riservata, possono registrare il loro risultato su Grimpeur.it.
Clicca qui per vedere i risultati inseriti fino ad oggi

Vi aspettiamo.
Grimpeur.it

lunedì 15 giugno 2009

Mortirolo, non solo una salita!

Così ho scalato il Mortirolo!

Di buon ora parto in macchina alla volta di Tirano, parcheggio e alle 8.00 sono già in sella alla mia bellissima Kuota.
Solo, come piace a me quando voglio fare qualcosa di speciale.

Cerco di carburare nei 7 km che mi separano dall'attacco a quella che è una salita che non ha bisogno di presentazioni.
Assaporo la bellezza della Valtellina e la tranquillità dei paesini che attraverso prima di giungere a Mazzo. Breve sosta, tolgo gli occhiali, bevo... sono pronto. Si parte...

Salgo gustando l'aria fresca e attendo che il Mortirolo mi distrugga!!
Per i primi 3km riesco a tenere i 15km/h, poi ecco che inizia la Salita.
39x26, testa bassa a guardare l'asfalto e pedalata quanto possibile agile. Il cuore inizia a scandire la sua fatica nel silenzio generale. E' dura. Dura, ma sono fresco e so cosa mi aspetta. 6km di pura fatica.
Qualche centinaio di metri e il primo tratto al 18% è alle spalle, ma ora la strada farà di tutto per demolire la mia forza e la mia volontà di scalarla. Ecco altre impennate che fanno male. Mi ci butto a testa bassa, in piedi, tirando forte con le braccia, sfruttando per quanto possibile una pedalata rotonda. A stento mi tengo sui 10km/h.
Che fatica.
I km passano, mi inerpico sulla montagna, ma piano piano la forza viene meno e la tenacia che ho sempre con me inizia ad abbandonarmi.
Ma non devo mollare. Di metter giù il piede non se ne parla!!
Ho una scherzosa promessa da mantenere alla mia ragazza... meno di 1h10'!!
Il tempo passa e arrivo all'ultima asperità prima di uscire dal bosco, percorrere gli ultimi metri fra i prati e giungere alla ambita meta.
La supero tenacemente. La pedalata si fa più agile nei metri finali. Vedo il cartello. Ce l'ho fatta.
Un ora cinque minuti e sette secondi!
Che soddisfazione, che silenzio, che panorama. Che bello!

Ma la mia avventura non è finita!
Quindi proseguo nel mio itinerario, studiato attentamente sulle mie amate cartine.
Adoro programmare i miei itinerari e metterli in atto è una sfida appagante.

I chilometri che mi portano verso l'Aprica sono divini, in cresta, con lo sguardo che si perde nella magnifica natura alpina. Dalla Valtellina che ho lasciato così in fondo, all'Adamello così imponente e bianco contro un cielo di un blu che riempie di felicità. Vera.
Le ruote macinano strada agevolmente e in un'ora circa sono all'Aprica.
Incrocio la statale che unisce la provincia di Sondrio a quella di Brescia. Vado a sinistra. Scendo verso Edolo, che raggiungo dopo altri chilometri di discesa in posti a me nuovi.

E' quasi mezzogiorno. Fa caldo, molto. Ma ormai sono al punto di non ritorno!
Non posso far altro che... scalare il Mortirolo anche dal versante Camuno!

Salgo velocemente lungo la statale per il Tonale e al bivio per Monno inizia la nuova ascesa al Passo.
Si sale facile, pendenze ragionevoli, ma il caldo è terrificante. La vista anche qua è impagabile. Dopo Monno incontro un tratto "serio". Sarà al 16% a occhio e croce e superarlo non è semplicissimo, ma passo e vado oltre. Ormai sono convinto che la mia esperienza giungerà al termine senza intoppi. E come sempre quando pensi che è fatta arriva quello che non ti aspetti... le gambe rallentano, il cuore scalpita malamente!
Il forno in cui sto pedalando mi sta cuocendo a dovere!! Mentre il sole mi malmena bevo quel che rimane dalla borraccia e sono deciso a giungere in vetta senza soste... ma sono senza acqua!!
Le sparute case che incontro non hanno nemmeno l'ombra di una fontanella. La cosa diventa problematica!
In mio aiuto arriva un semplice torrente di montagna, che sgorga fra le rocce nella sua naturale frescezza a bordo strada. Non ci penso due volte... salto giù e riempio la borraccia, ci guardo dentro, qualcosa galleggia, ma me la scolo tutta!! Doccia improvvistata e via per gli ultimi assolati chilometri.
Riparto di slancio come rinato. Ecco il muro finale che sapevo aspettarmi. E' una pugnalata, ma supero anche questo. L'ultima fatica.

Di nuovo, eccolo, il Mortirolo. Bravo, mi dico!!

Godo nel ridiscendere verso Mazzo e la strada per Tirano è un lento assaporare i 100km che ho percorso. 100km solo con me stesso, i miei pensieri, una natura che dà tantissimo e una nuova emozionante esperienza di vita che non dimenticherò mai.

Michele da Pennabilli

giovedì 14 maggio 2009

Online la salita Valsassinese dei Resinelli .

14 tornanti, i primi lontanissimi, un inizio durissimo, si parte subito al 10%, poi quasi 8 km di salita dove i pochi attimi di respiro si hanno solo nei tornanti.
L’ambiente è suggestivo e naturale, dopo la partenza dall’abitato di Ballabio (LC), si è costantemente immersi nel bosco.
La strada è stretta, non ben pavimentata, tipico dell’ambiente di montagna, e questo crea ancor di più l’atmosfera di salite d’altri tempi.

Damiano
Aspettiamo i vostri tempi!

La carta d'identità

venerdì 1 maggio 2009

Hai partecipato alla GF Gianni Bugno? Registra il tuo risultato!

In occasione della GF Gianni Bugno, con la presenza del SuperGhisallo e del Lissolo, salite registrabili su Grimpeur.it, ricordiamo a tutti gli iscritti che hanno disputato la gara che, accedendo alla loro area riservata, possono registrare anche il loro risultato su Grimpeur.it.
Clicca qui per vedere i risultati inseriti fino ad oggi

Vi aspettiamo.
Grimpeur.it

domenica 26 aprile 2009

Incentivi sulle bici

Il Ministero dell'Ambiente mette a disposizione circa 9 milioni di euro per incentivare l'acquisto di bici e veicoli elettrici.

L'incentivo può arrivare fino al 30% del prezzo di listino della bicicletta, fino ad un massimo di 700 euro.

Sul sito www.minambiente.it trovate i dettagli.

Tra le biciclette scontate si trovano marchi come Colnago, Bianchi, Viner e Bottecchia. Purtroppo non vedo De Rosa, Giant e Cinelli.

Se avete problemi a scaricare l'elenco dal sito del Ministero dell'ambiente, potete scaricarlo da questo link:
http://www.grimpeur.it/varie/ancma_cives_listini_16_04_2009.xls

Non mi é chiaro se é possibile ottenere degli sconti e contemporaneamente avere l'incentivo; scriveteci le vostre esperienze!

Buone pedalate.

mercoledì 22 aprile 2009

Berlusconi a Onn

Navigando in internet mi sono imbattuto in questa notizia; come potevo non pubblicarla?

"Quando ho letto che Berlusconi il 25 Aprile sarebbe stato presente a Onno mi sono detto: o vuole entrare anche lui in classifica nella tris o è amico del Pullico. Poi ho letto che era Onna e non Onno.... Cristian"

Dal forum del www.passolentorovellasca.it

Le salite del Pirata

Ci si entusiasma sempre per le imprese di un grande campione.


Si segue con palpitazione le gare che passeranno alla storia. Le tappe al Giro e al Tour.


Marco Pantani ha fatto sognare l'Italia e il mondo, non solo del ciclismo.




In tanti ci siamo buttati, magari con scarsa preparazione, nelle salite durissime che lo hanno reso famoso. Pedalando sul Mortirolo o all'Alpe d'Huez si può sognare in qualche modo di essere vicino al campione.




Ma in pochi si saranno chiesti dove si allenava quotidianamente il Pirata. Dove è nata la sua classe straordinaria nel salire su pendenze durissime a velocità surreali!?




Questo brevetto "Le salite del Pirata", vi porta sulle strade che hanno visto nascere e crescere il Pantani che tutti conosciamo.


Salite impegnative in luoghi plasmati da una natura suggestiva.


Lontano dalla sua Cesenatico, su queste salite, il nostro campione si veniva ad allenare, per cercare la condizione migliore, per testare la sua forma, per svolgere allenamenti degni della sua grande capacità di grimpeur.




"...Certo, questa non è una salita come quelle delle Alpi che mi hanno reso famoso, ma per allenarmi bene mi basta, eccome…" dichiarava il Pirata riferendosi alla salita al Carpegna, anche conosciuta come Cippo.




Ed è proprio qui fra Marche, Romagna e Toscana, che potrete vivere grandi emozioni.


Lasciandovi ammaliare dal paesaggio e dalla pace di queste terre, oppure lanciandovi in salita cercando con tutte le vostre forze di emulare un idolo, un ciclista, un uomo, che qui ha pedalato per anni, lontano dai riflettori, da solo, in sella alla sua bicicletta, felice.




Michele da Pennabilli

martedì 14 aprile 2009

La Tris del Lario in un'unica giornata del Passolento Rovellasca


Percorrere le 3 salite della Tris del Lario in un'unica giornata non é impresa comune.
Grimpeur.it si complimenta con i nove atleti dell'ASD Passolento Rovellasca che sabato 11 aprile hanno compiuto l'impresa.
Sul loro sito, www.passolentorovellasca.it, trovate il filmato, le foto e i loro commenti.

sabato 4 aprile 2009

martedì 24 marzo 2009

E' online una nuova salita della Valsassina:
il Morterone

È una bella salita, dalle pendenze dolci ma costanti, ideale per allenare la potenza muscolare.
Lunga oltre 8 km, dove ci si può godere la pace la tranquillità e la natura, non siamo infatti molto distanti dal centro di Lecco, ma lontanissimi da traffico e smog, con un panorama spettacolare su Lecco che divide i due laghi, di Como e di Garlate, salendo lungo le pendici del monte Due Mani e lasciandoci alle spalle un lungo e tortuoso serpente d’asfalto.
La partenza è a Ballabio, lungo la via per Morterone, all’altezza dell’incrocio con via Sandro Pertini, da qui inizia la salita.
Si sale in modo costante per i primi 5 km, poi la strada scende leggermente per circa 800 mt, qui si può mettere la moltiplica grande e spingere forte, ma attenzione a non farvi prendere la mano e ad andare in debito di ossigeno ci sono da salire ancora gli ultimi 3 km!
L’arrivo è qualche metro dopo un fabbricato in lamiera che si trova sulla sinistra della strada, da qui la strada scende verso l’abitato di Morterone ma senza vie d’uscita… asfaltate!
Il manto stradale è in discrete condizioni, molto buono all’inizio, decisamente peggio negli ultimi km.
Fate attenzione soprattutto al rientro in discesa, dove il pericolo è rappresentato dalla ghiaia che resta depositata dopo i mesi invernali al centro e ai margini della carreggiata, che è anche stretta.

La pubblicazione di questa salita é stata possibile grazie al prezioso contributo di Damiano Ruffinoni (Mandello del Lario - LC) che ha donato tutto il materiale . Un sincero ringraziamento da Grimpeur.it

Accedi alla pagina con i dettagli della salita

Arrivo della Onno - Concluso il sondaggio


L'arrivo della Onno resta allo scollinamento, tra la Chiesa Parrocchiale ed il distributore di benzina.
Il sondaggio si é chiuso con il 61% di voti favorevoli a lasciare l'arrivo al punto attuale rispetto allo spostamento alla nuova fontana dove é stato posizionato il monumeto ai ciclisti e ai motociclisti.
Pertanto, ricordo ai partecipanti di rilevare il tempo nel punto corretto.

Buone pedalate a tutti.

domenica 22 marzo 2009

Stefano Di Vincenzo conclude per primo il Brevetto dei Muri

E' il ventinovenne Di Vincenzo Stefano, portacolori della Società Ciclistica Marianese, a completare per primo il brevetto dei Muri Lombardi 2009 con il tempo totale di 1:19.15.
Agevolato dalla mountain bike ha potuto pedalare anche sul Muro di Sormano innevato.

A lui i saluti degli organizzatori.

Con l'occasione segnalo a tutti i partecipanti che il Muro di Sormano é ora pedalabile;
l'albero franato sulla strada, come segnalato dallo stesso Stefano e da Gottardo, é stato rimosso. Restano solo 2 metri di neve aggirabili - anche con la bici da strada - passando sul prato esterno.

domenica 8 marzo 2009

Arrivo della Onno: sondaggio sulla posizione.



La costruzione della nuova fontana per i ciclisti e lo spostamento del monumento, posizionata circa 150 metri prima dell'arrivo, ha creato un po' di confusione ai partecipanti.
L'arrivo si trova allo scollinamento, in prossimità della Chiesa di Valbrona e il distributore di benzina, e lì deve essere rilevato il tempo.

Però, visto l'ottimo lavoro del comune di Valbrona che ha creato uno spazio confortevole per noi ciclisti, vorrei sapere se lo spostamento dell'arrivo alla fontana vi trova d'accordo.

Nel caso, tutte le registrazioni attuali saranno ridotte automaticamente di 20 secondi, favorendo i partecipanti con i tempi più alti; uno stimolo in più per migliorarsi!

Il sondaggio si chiude alle 23:59 del 23/03/2009.

Buone pedalate.

domenica 1 marzo 2009

E online una nuova salita; la Lecco-Ballabio

L'apertura della nuova strada di collegamento veloce tra il centro abitato di Lecco e la Valsassina ha praticamente annullato il traffico sulla vecchia Lecco-Ballabio trasformandola in una salita ideale per i ciclisti.
Si parte dal cuore di Lecco e fino all'uscita del centro abitato la pendenza si mantiene accessibile attorno al 6/7 %. Dal terzo chilometro, in concomitanza con l'uscita di Lecco, la pendenza cambia decisamente e l'ampia larghezza della sede stradale nasconde le pendenze; un'ampia curva a sinistra segna l'inizio degli ultimi 2 chilometri che si mantengono costantemente attorno al 8-10% con diverse punte al 12% e il massimo al 15%.
Indicativamente al quinto chilometro si entra nel centro abitato di Ballabio; mancano solo trecentometri allo scollinamento.

Nota sul percorso: Mantenersi sempre sulla strada principale, la provinciale SP62. Tutto il tracciato é con precedenza; è solo presente un semaforo pedonale dopo circa 500 metri dalla partenza.

Qui inizia la Valsassina; volendo chiudere l'anello é possibile proseguire sulla strada provinciale 62 attraverso i comuni di Introbio e Cortenova fino a Bellano. da qui si costeggia il lago di Como fino a Lecco.


Link alla pagina della salita

mercoledì 25 febbraio 2009

Mattia Vincenzo conclude la prima Tris del Lario 2009


E' il quarantaduenne Mattia Vincenzo, portacolori della società Lega Ciclistica Brugherio 2, a completare per primo il brevetto della Tris del Lario 2009 con il tempo totale di 1:54.45.
A lui i saluti degli organizzatori.

lunedì 23 febbraio 2009

Ciuro Santo Filippo conclude il primo Brevetto del 2009.

E' il trentacinquenne romagnolo Ciuro Santo Filippo, portacolori della società Medinox , il primo atleta a completare un brevetto nella stagione 2009.
In pochi giorni, percorrendo le salite della Ciocca, la Sogliano e la stupenda "Passo del Grillo" ha completato il brevetto Romagnolo.

A lui i saluti degli organizzatori di Grimpeur 2009.

sabato 14 febbraio 2009

I propositi per la stagione 2009

E' abbastanza normale porsi degli obiettivi ad ogni inizio di stagione.
La maggioranza degli amici punta a migliorare i tempi sulle granfondo disputate l'anno scorso.

Altri puntano a migliorare i tempi sulle salite della Tris del Lario.
Altri ancora sperano di migliorare le manifestazioni da loro organizzate.

Ma poi a fine anno spesso ci si dimentica di quello che ci si era prefisso!

Allora provate a dichiarare in queste pagine i vostri obiettivi e a fine stagione vedremo chi li avrà raggiunti.

Io punto a riscendere sotto l'ora nella salita di Nesso e migliorare il tempo della Tris del Lario dello scorso anno.... e magari partecipare a qualche gran fondo a fine stagione.

Spero di riuscirci!

Alessandro
Forum Racing Team e Organizzatore di Grimpeur.it