Sono online le classifiche definitive e i commenti de "La Tris del Lario 2010" e di Grimpeur 2010.
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domenica 14 novembre 2010
sabato 16 ottobre 2010
Il Lombardia 2010 - Ecco i tempi dei prof sulle salite di Grimpeur.it
Il vincitore: il belga Philippe Gilbert |
Ghisallo - Allo scollinamento pioggia battente - Temperatura: 8°
Vladimir Gusev - 1982 - Russia : 0:21.33
Miglio tempo
Michael Albasini - 1980 - Svizzera: 0:23:32
Primo allo scollinamento
Tempi Grimpeur 2010
domenica 10 ottobre 2010
Giro di Lombardia 2010 - finale mozzafiato sulle salite di Grimpeur.it
Finale inedito per la 104ma edizione del Giro di Lombardia che si corre sabato 16 ottobre 2010.
Protagoniste le salite del Triangolo Lariano registrabili su Grimpeur.it e LaTrisdelLario.it.
I corridori, dopo aver affrontato ad inizio gara la salita di San Fedele d'Intelvi,
dopo 193 chilometri scaleranno il mitico Ghisallo.
sabato 4 settembre 2010
La Tris del Lario in un'unica giornata: il racconto di Massimo Salmaso.
Ringraziamo Massimo Salmaso, portacolori della società GS Trabattoni Monzacar Seregno, che ha accettato l'invito a raccontarci la sua scalata alla Tris del Lario in una unica giornata effettuata il 24 agosto 2010. Ecco il suo racconto.
Gentile Grimpeur racconto la mia PAZZA IDEA
Massimo Salmaso (99) |
Gentile Grimpeur racconto la mia PAZZA IDEA
martedì 31 agosto 2010
Le grandi salite alpine: il Gran San Bernardo
La partenza è da Aosta alla quota di 590m presso la rotonda che indica Gran S.Bernardo.
Da qui la strada è in comune con quella che porta ai trafori.
C'è un primo tratto di circa 1Km all' 8,5%, poi la salita si fa molto pedalabile e prevede 13 Km con pendenza media del 5%.
venerdì 27 agosto 2010
Le salite leggendarie: online Mortirolo e Gavia
Si può dire che il Mortirolo dal versante di Mazzo di Valtellina è la salita più ambita da tutti gli appassionati di ciclismo: raggiungere la vetta, magari senza mettere il piede a terra, sarà una bella impresa e un’emozione indescrivibile.
giovedì 26 agosto 2010
Robustello: Intervista ad Andrea Giorgini per scoprire i segreti del Muro dell'Alto Lario
Grimpeur.it: Quando hai scoperto questa salita?
Andra Giorgini: E' una strada che conosco da parecchi anni, trovandosi nel territorio comunale di Colico, il paese in cui vivo con la mia famiglia, ma da pochi giorni ho deciso di promuoverla ciclisticamente, quale appassionato e giornalista per questo magnifico sport che sono.
Descrivici le caratteristiche.
mercoledì 25 agosto 2010
E' online il Muro di Robustello dell'Alto Lario.
Nel centro di Colico (LC), trovate questa ascesa di circa 1,8 km con pendenza media oltre il 10% e massima del 18% salendo dal versante della frazione di Curcio. Si può suddividere in alcuni tronconi: Il primo tratto, il meno impegnativo, di circa 250 metri su strada ampia; poi si entra in Via Chiaro, e comincia il divertimento!
lunedì 23 agosto 2010
Sono online le salite valtellinesi della Costiera dei Cech.
sabato 14 agosto 2010
Le grandi salite alpine: il Passo Spluga
Spettacolare, è l’aggettivo che meglio può definire questa salita.
Subito dalla partenza di Chiavenna ci si ritrova immersi in un paesaggio da favola, lungo la valle, il fiume che la percorre, i boschi che la ricoprono, le montagne che la proteggono, le rocce la fanno apparire anche un po’ minacciosa.
La strada che ci condurrà fino a Campodolcino sarà caratterizzata da questo ambiente, da lì in avanti ad accrescere la suggestione dei luoghi si aggiungerà il fascino della vecchia strada che porta a Medesimo con le sue gallerie strette, alcune chiuse e buie altre aperte, inerpicandosi con stretti tornanti lungo i ripidi pendii della montagna.
Noi non passeremo però per il centro di Medesimo, svolteremo a sinistra seguendo le indicazioni per il passo, da qui lo scenario si apre, le piante spariscono lasciando il posto ai verdi alpeggi, e l’avere un orizzonte ben più ampio di fronte a noi ci rende subito chiara una cosa: manca ancora tanto al traguardo! Si continua a salire regolari, le pendenze non sono eccessive, ma abbiamo già più di 15 km di salita nelle gambe e ne mancano altrettanti.
Giunti alla diga di Montespluga possiamo respirare, la strada spiana per 3 km prima dello strappo finale, ed in più ci possiamo godere un fantastico paesaggio col lago di un blu intenso e i Pizzi Ferre' e Tambo' alla nostra sinistra ed il Suretta alla nostra destra che pero' resta nascosto.
Alla fine del paesino di Montespluga la strada ricomincia a salire, è vero, però già al primo tornante possiamo vedere il lago e la valle che abbiamo percorso da una posizione privilegiata: ne vale la pena.
È l’ultimo sforzo, gli ultimi 3 km, siamo arrivati al valico, i complimenti ce li meritiamo in pieno!
Dati e commento a cura di Damiano Ruffinoni per Grimpeur.it.
Carta identità Passo Spluga
Subito dalla partenza di Chiavenna ci si ritrova immersi in un paesaggio da favola, lungo la valle, il fiume che la percorre, i boschi che la ricoprono, le montagne che la proteggono, le rocce la fanno apparire anche un po’ minacciosa.
La strada che ci condurrà fino a Campodolcino sarà caratterizzata da questo ambiente, da lì in avanti ad accrescere la suggestione dei luoghi si aggiungerà il fascino della vecchia strada che porta a Medesimo con le sue gallerie strette, alcune chiuse e buie altre aperte, inerpicandosi con stretti tornanti lungo i ripidi pendii della montagna.
Noi non passeremo però per il centro di Medesimo, svolteremo a sinistra seguendo le indicazioni per il passo, da qui lo scenario si apre, le piante spariscono lasciando il posto ai verdi alpeggi, e l’avere un orizzonte ben più ampio di fronte a noi ci rende subito chiara una cosa: manca ancora tanto al traguardo! Si continua a salire regolari, le pendenze non sono eccessive, ma abbiamo già più di 15 km di salita nelle gambe e ne mancano altrettanti.
Giunti alla diga di Montespluga possiamo respirare, la strada spiana per 3 km prima dello strappo finale, ed in più ci possiamo godere un fantastico paesaggio col lago di un blu intenso e i Pizzi Ferre' e Tambo' alla nostra sinistra ed il Suretta alla nostra destra che pero' resta nascosto.
Alla fine del paesino di Montespluga la strada ricomincia a salire, è vero, però già al primo tornante possiamo vedere il lago e la valle che abbiamo percorso da una posizione privilegiata: ne vale la pena.
È l’ultimo sforzo, gli ultimi 3 km, siamo arrivati al valico, i complimenti ce li meritiamo in pieno!
Dati e commento a cura di Damiano Ruffinoni per Grimpeur.it.
Carta identità Passo Spluga
mercoledì 4 agosto 2010
Le grandi salite alpine: il Passo San Marco
Il passo San Marco con i suoi 1992 mt/sl è il valico più alto della provincia di Bergamo.
Affrontato dal versante valtellinese non è durissimo, ma per chi è poco allenato la sula lunghezza potrebbe creare qualce problema!
Le pendenze massime si trovano nel km.14 e 15 e negli ultimi 3 ma non superano mai il 10,5%.
Certo è che dopo 23 km, anche pendenze del 9/10% possono fare molto male. Nel caso, tirate i remi in barca e godetevi il paesaggio!
Tutta la salita si percorre sulla strada provinciale SP8 di Sondrio, partendo del chilometro 0.
I cartelli con lil riferimento chilometrico vi terranno compaglina fino all'arrivo, qulache metro dopo il cartello del chilometro 26.
Carta identità Passo San Marco
venerdì 23 luglio 2010
E' online la Culmine San Pietro da Vedeseta.
Una salita molto varia, che alterna tratti blandi a strappi decisamente duri e una discesa, che precede il tratto più duro.
Il tutto immerso nella tranquillità del bosco, la bellezza del verde e gli scorci sulla val Taleggio, con anche la soddisfazione di pedalare su una strada molto poco frequentata ma al tempo stesso con un manto stradale nuovissimo e perfetto: grazie al passaggio del giro d’Italia nel 2009.
Si parte dal centro di Vedeseta seguendo il cartello che indica “Moggio-Valsassina” sulla SP 25.
L'inizio è subito duro, 3 km con una pendenza media del 9%, poi usciti dell’abitato di Avolasio, inizia il tratto in discesa che ci porta al ponte sulla valle che segna il confine fra la provincia di Bergamo e quella di Lecco.
Dopo il ponte (magnifico panorama) altro tratto molto tosto, per fortuna non lunghissimo, un rettilineo che sale deciso verso una serie di tornanti iniziati i quali la strada torna su pendenze più tranquille, sono circa 4 km in tutto, poi l’ultimo km è un falsopiano tutto da spingere fino all’arrivo al Passo Culmine S.Pietro dove troveremo prati al sole e ristoranti per chi volesse fare una sosta… o subito la discesa verso Moggio per chi invece quando pedala non si ferma mai!
Damiano Ruffinoni per Grimpeur.it.
La carta di identità della salita.
Il tutto immerso nella tranquillità del bosco, la bellezza del verde e gli scorci sulla val Taleggio, con anche la soddisfazione di pedalare su una strada molto poco frequentata ma al tempo stesso con un manto stradale nuovissimo e perfetto: grazie al passaggio del giro d’Italia nel 2009.
Si parte dal centro di Vedeseta seguendo il cartello che indica “Moggio-Valsassina” sulla SP 25.
L'inizio è subito duro, 3 km con una pendenza media del 9%, poi usciti dell’abitato di Avolasio, inizia il tratto in discesa che ci porta al ponte sulla valle che segna il confine fra la provincia di Bergamo e quella di Lecco.
Dopo il ponte (magnifico panorama) altro tratto molto tosto, per fortuna non lunghissimo, un rettilineo che sale deciso verso una serie di tornanti iniziati i quali la strada torna su pendenze più tranquille, sono circa 4 km in tutto, poi l’ultimo km è un falsopiano tutto da spingere fino all’arrivo al Passo Culmine S.Pietro dove troveremo prati al sole e ristoranti per chi volesse fare una sosta… o subito la discesa verso Moggio per chi invece quando pedala non si ferma mai!
Damiano Ruffinoni per Grimpeur.it.
La carta di identità della salita.
domenica 11 luglio 2010
Sono online 3 stupende salite del Cilento
Vi presentiamo tre stupende salite del Cilento:
la Prignano da Agropoli, con una pendenza media al 5% è ideale per i passisti. Stupenda è la Serramezzana da Agnone, 9,2 Km con pendenza media al 6,6% ma con tratti abbastanza impegnativi e con lo scollinamento a 627 metri. E il tutto su una strada panoramica spettacolare!
Infine il Colle di San Donato, lo "Zoncolan del Cilento". 2100 metri durissimi con tratti non asfaltati - ma percorribili facilmente con la bici da corsa . La più affascinante delle tre !
Grimpeur.it
la Prignano da Agropoli, con una pendenza media al 5% è ideale per i passisti. Stupenda è la Serramezzana da Agnone, 9,2 Km con pendenza media al 6,6% ma con tratti abbastanza impegnativi e con lo scollinamento a 627 metri. E il tutto su una strada panoramica spettacolare!
Infine il Colle di San Donato, lo "Zoncolan del Cilento". 2100 metri durissimi con tratti non asfaltati - ma percorribili facilmente con la bici da corsa . La più affascinante delle tre !
Grimpeur.it
mercoledì 2 giugno 2010
I percorsi di Grimpeur.it : Le salite del Pirata - 90 Km.
Un giro in bicicletta è di certo uno dei modi più suggestivi per esplorare e vivere i nuovi territori 'conquistati' dalla Romagna alle Marche.
7 comuni della Valmarecchia sono passati da pochi mesi dalla provincia di Pesaro a quella di Rimini.
Un cambio di Regione, un fatto unico nella storia della nostra Nazione.
Come ottimo punto di partenza vi consiglio la cittadina di Novafeltria, (H) a 30km da Rimini. Il centro più grande della zona, buono per parcheggiare l'auto e salire in sella alla scoperta delle colline circostanti, verso "Le salite del Pirata".
Direzione Pennabilli, verso la Toscana. Percorrerete la SP258 (direzione San Sepolcro) in un continuo leggero saliscendi, con qualche breve impennata, fino all'abitato di Ponte Messa (B) dopo circa 10km.
A sinistra prenderete la strada che vi porta a Pennabilli. Qui inizia la salita. 3 km non particolarmente suggestivi, buoni per scaldarsi.
Pennabilli si farà ammirare per la sua particolare conformazione e interessanti scorci.
Seguite ora le indicazioni per Carpegna.
Dopo un paio di km dal centro del paese troverete l'inizio della prima salita del Pirata.
La Cantoniera.
Ammirate il paesaggio spettacolare o date il massimo per la vostra prestazione cronometrica.
Giunti al primo traguardo in località Cantoniera scendete poi per 4km verso Carpegna (C). Recuperate le energie...
...vi aspetta il "Carpegna".
In pieno centro paese troverete le chiare indicazioni per il Cippo. Aiutatevi con le immagini su Grimpeur.it per non sbagliare l'attacco alla salita.
E' la prova più impegnativa della zona. I 6km su cui Pantani esprimeva il suo innato talento. Stringete i denti e conquistate con orgoglio questo traguardo.
Giunti in vetta al monte godetevi il panorama appenninico di fianco alla gigantografia del Pirata.
Proseguite lungo la strada, in discesa, tornerete al Passo della Cantoniera. Riagganciati alla strada principale ripercorrete la discesa già fatta verso Carpegna, attraversatela e dirigetevi verso Villagrande di Montecopiolo. Questo tratto è tipicamente collinare, fatto di salite e discese, con qualche impennata, ma mai troppo ardua.
Giunti a Villagrande prestate particolare attenzione a seguire le indicazioni per Soanne. Non dovrete proseguire per Pugliano/San Leo.
Giunti a Soanne (D) dopo una appagante e divertentissima discesa proseguite ancora in discesa seguendo per il Lago di Andreuccio/Maciano/Novafeltria. Raggiungerete così di nuovo la SP258 facendo ritorno al punto di partenza.
Ma in località Ponte Baffoni volterete a destra iniziando così la terza ed ultima salita del Pirata.
La Pugliano.
La stanchezza inizierà a farsi sentire, sono sicuro! ma è l'ultima asperità del vostro giro ciclistico fra Marche e Romagna.
Giunti al traguardo, posto al bivio (E) per San Leo , proseguirete a sinistra scendendo verso questa bellissima città che si presenterà in tutto il suo spendore dominata dalla imponente Rocca.
Il tuor per la Valmarecchia è quasi giunto al suo termine. Prendete le indicazioni per Novafeltria (bivio a sinistra subito dopo il bivio che vi porta al centro di San Leo (F).
Tornati sulla SP258 (G) voltate a sinistra e proseguite per pochi km fino a tornare al vostro punto di partenza (H).
90 km per niente facili.
Sebbene il chilometraggio sia di media difficoltà ricordate che i tratti in pianura sono praticamente inesistenti.
Un giro ciclistico perfetto per chi adora la salita, spesso pedalabile, a tratti estremamente difficile.
Per chi ama il risultato cronometrico le tre salite del Pirata così suggerite diventano una prova decisamente ardua, da ottimo ciclista.
Per chi ama gustarsi il paesaggio e la ottima cucina locale, questo tracciato offre quanto di meglio sotto tutti gli aspetti... non devete far altro che assaporare a pieno la vostra giornata in Valmarecchia.
Michele Zucchi per Grimpeur.it
Guarda il percorso su google.maps
domenica 16 maggio 2010
Non solo salite! Ti piacciono i film? In regalo un inedito cortometraggio. Scaricalo subito!
18 minuti coinvolgenti!
18 minuti che ti incolleranno allo schermo!!
18 minuti di puro cinema!!!
Michele Zucchi e la sua passione per il cinema (non solo per il ciclismo) ha dato vita a questo cortometraggio girato fra amici.
Una storia che affonda le radici nel tempo, quando da adolescente girò un film per divertirsi con gli amici.
Ora a distanza di anni gli amici si ritrovano e girano questo corto con qualche cognizione in più, qualche mezzo più professionale, ma con il divertimento amatoriale che sta dietro a queste esperienze.
Gustati questo film.
Guardalo, magari riguardalo, e poi lascia il tuo commento, bello o brutto, di apprezzamento o impietoso (nessuno si offende!).
Il filmato è in formato divx (mp4) . Dimensioni: 175 MB.
Il film sarà scaricabile fino al 30/6/2010.Se avete problemi nella visualizzazione, scaricate il programma open source Videolan:
http://www.videolan.org/ - www.videolan.org/
sabato 8 maggio 2010
I protagonisti: intervista a Davide Panzeri, vincitore della Tris del Lario 2009
Davide Panzeri è il vincitore di tre edizioni della Tris del Lario, nel 2006 , 2007 e 2009.
Ha accettato di rispondere alla nostra breve intervista che di seguito vi proponiamo.
Buongiorno Davide. Innanzitutto ti ringraziamo per la partecipazione alla nostra manifestazione.
Vuoi presentarti brevemente?
Buongiorno a tutti.
Mi chiamo Davide Panzeri, classe 1971, vivo a Malgrate (LC), lavoro come impiegato presso un'impresa edile del lecchese, sono alto 1.72, peso forma 53 kg. , e ciclisticamente parlando mi considero a tutti gli effetti uno scalatore puro …
Difendo i colori del Bike Team Formaggilandia2, squadra all'interno della quale ormai sono unanimemente conosciuto con il soprannome di "Davidino".
Come è nata la passione per il ciclismo?
Ho cominciato ad appassionarmi al ciclismo relativamente tardi, nel 1998, in parte convinto da amici che già praticavano questo sport, ed in parte spinto dalla necessità di trovare un'attività alternativa all'altra mia grande passione : la montagna, ambiente che ho da sempre nel cuore, e in cui pratico tutt’ora diverse specialità come trekking, corsa in montagna e skyrace, ma che non riesco più a frequentare con continuità a causa di ricorrenti problemi ai legamenti di una caviglia.
Sappiamo che qualche anno fa avevi ottenuto ottimi risultati in altri sport.
Si, effettivamente nella corsa in montagna, ed in particolare in competizioni "only up", mi sono tolto alcune belle soddisfazioni ottenendo riscontri cronometrici di tutto rispetto in diverse gare e stabilendo nel 2007 anche il record nel Vertical Kilometer di Chiavenna, mille metri di dislivello positivo superati in poco meno di 35', ad una VAM di oltre 1700 mt/h, arrivando a pochi secondi da quello che sino a quel momento era il record mondiale della specialità.
I tuoi record - registrati su Grimpeur.it - sulle salite della Tris del Lario sono di tutto rispetto;
12:24 sulla Onno, 24:15 sul Ghisallo e 38:50 sulla Nesso. Quanto ti sei dovuto allenare per ottenere questi risultati?
Tanto …, risultati così non si possono improvvisare ma sono il frutto di migliaia e migliaia di metri di dislivello in salita e dure sessioni di lavori specifici. Bisogna essere disposti a fare tanta fatica e sacrifici, ma personalmente sotto questo aspetto mi reputo fortunato in quanto sino ad ora sono sempre stato assistito da grande entusiasmo e forza di volontà. Per me affrontare una salita o effettuare dei lavori specifici non è mai sentito come un peso, e questo non penso sia da tutti, certamente è un bel vantaggio ...
Il problema degli amatori è riuscire a condividere gli impegni famigliari, lavorativi con quelli sportivi. Tu come ci riesci?
Bè, non è facile, ma determinazione e passione consentono di organizzarsi al meglio e "trovare" i giusti spazi da dedicare agli allenamenti, programmando per esempio le uscite feriali durante la semplice pausa pranzo o, in primavera / estate, all'alba prima di cominciare la giornata lavorativa.
Ad ogni modo volontà e carattere non devono mai mancare.
Sappiamo che partecipi a pochissime gare amatoriali; c'è un motivo particolare?
Sostanzialmente perche a me piace pedalare e correre sopratutto per stare bene con me stesso alla continua ricerca dei i miei limiti personali e l’attività sportiva ha un ruolo fondamentale nel consentirmi di trovare un giusto equilibrio anche in tutto il resto delle cose.
Lo spirito agonistico certamente non mi manca e per questo ogni tanto trovo anche giusto mettermi in gioco e accettare il confronto con gli altri e quando ciò avviene voglio arrivare all’appuntamento con la corsa preparato al meglio e con la consapevolezza di poter dare il 100% delle mie possibilità.
Vuoi dare qualche consiglio ai giovani che si stanno avvicinando al ciclismo?
Certo, voglio dire che il ciclismo, così come la corsa in montagna, e gli altri sport di fatica, se affrontati con sani principi, si rivelano una vera e propria scuola di vita contribuendo alla formazione del carattere di una persona. A me hanno dato tantissimo insegnandomi ad affrontare nella giusta maniera le situazioni, i problemi e le difficoltà che frequentemente poi la vita di tutti i giorni ci presenta. E questo in particolare nelle nuove generazioni nelle quali spesso si denota la mancanza di riferimenti da seguire, non è cosa da poco...
Il Giro d'Italia 2010 è alle porte; chi è il tuo favorito e cosa pensi di Riccardo Riccò al suo rientro dopo lo stop forzato?
Per il Giro d'Italia il mio favorito e anche l'atleta per il quale tiferò è il campione del mondo Cadel Evans.
L'estate scorsa ad agosto mi è capitato di incrociarlo più di una volta mentre si allenava sui passi alpini tra St.Moritz e Livigno e ho avuto anche la possibilità di scambiare con lui quattro chiacchiere restando favorevolmente colpito dalla sua disponibilità e impressionato per i duri allenamenti in solitudine ai quali si sottoponeva dimostrando un carattere e un volontà ferree. Un mese e mezzo dopo a Mendrisio si sarebbe laureato campione del mondo...
Relativamente a Riccò invece trovo giusto che non sia stato invitato al Giro. I suoi modi spesso arroganti non mi sono mai piaciuti, e dopo la sua ammissione di essersi dopato con il ciclismo agonistico non avrebbe più dovuto avere nulla a che fare. Questo semplicemente per una forma di rispetto verso tutte le persone che credono nei principi di uno sport pulito, praticandolo nelle regole, o anche solamente tifando con fiducia per un campione.
Ultima domanda: i tuoi obiettivi per questa stagione?
L'obiettivo primario come sempre sarà quello di confermarmi sui miei livelli, in quanto ciò significherebbe che anche per la stagione alle porte avrò avuto la fortuna di potermi dedicare con continuità e senza particolari problemi alla mia passione e questa è la cosa fondamentale.
Poi conto di partecipare a 3-4 granfondo e a qualche gara in salita presente in zona.
Infine con gli amici del Bike Team Formaggilandia2 stiamo pianificando qualche bella trasferta in compagnia
sulle alpi alla scoperta di itinerari e passi alpini per apprezzare le bellezze della natura in “relativa” tranquillità.
Concludo approfittandone per fare nuovamente i complimenti a tutto lo staff organizzativo per la vostra bella manifestazione e augurando di cuore buone pedalate a tutti !!!, ciao
Davide
Ha accettato di rispondere alla nostra breve intervista che di seguito vi proponiamo.
Buongiorno Davide. Innanzitutto ti ringraziamo per la partecipazione alla nostra manifestazione.
Vuoi presentarti brevemente?
Buongiorno a tutti.
Mi chiamo Davide Panzeri, classe 1971, vivo a Malgrate (LC), lavoro come impiegato presso un'impresa edile del lecchese, sono alto 1.72, peso forma 53 kg. , e ciclisticamente parlando mi considero a tutti gli effetti uno scalatore puro …
Difendo i colori del Bike Team Formaggilandia2, squadra all'interno della quale ormai sono unanimemente conosciuto con il soprannome di "Davidino".
Come è nata la passione per il ciclismo?
Ho cominciato ad appassionarmi al ciclismo relativamente tardi, nel 1998, in parte convinto da amici che già praticavano questo sport, ed in parte spinto dalla necessità di trovare un'attività alternativa all'altra mia grande passione : la montagna, ambiente che ho da sempre nel cuore, e in cui pratico tutt’ora diverse specialità come trekking, corsa in montagna e skyrace, ma che non riesco più a frequentare con continuità a causa di ricorrenti problemi ai legamenti di una caviglia.
Sappiamo che qualche anno fa avevi ottenuto ottimi risultati in altri sport.
Si, effettivamente nella corsa in montagna, ed in particolare in competizioni "only up", mi sono tolto alcune belle soddisfazioni ottenendo riscontri cronometrici di tutto rispetto in diverse gare e stabilendo nel 2007 anche il record nel Vertical Kilometer di Chiavenna, mille metri di dislivello positivo superati in poco meno di 35', ad una VAM di oltre 1700 mt/h, arrivando a pochi secondi da quello che sino a quel momento era il record mondiale della specialità.
I tuoi record - registrati su Grimpeur.it - sulle salite della Tris del Lario sono di tutto rispetto;
12:24 sulla Onno, 24:15 sul Ghisallo e 38:50 sulla Nesso. Quanto ti sei dovuto allenare per ottenere questi risultati?
Tanto …, risultati così non si possono improvvisare ma sono il frutto di migliaia e migliaia di metri di dislivello in salita e dure sessioni di lavori specifici. Bisogna essere disposti a fare tanta fatica e sacrifici, ma personalmente sotto questo aspetto mi reputo fortunato in quanto sino ad ora sono sempre stato assistito da grande entusiasmo e forza di volontà. Per me affrontare una salita o effettuare dei lavori specifici non è mai sentito come un peso, e questo non penso sia da tutti, certamente è un bel vantaggio ...
Il problema degli amatori è riuscire a condividere gli impegni famigliari, lavorativi con quelli sportivi. Tu come ci riesci?
Bè, non è facile, ma determinazione e passione consentono di organizzarsi al meglio e "trovare" i giusti spazi da dedicare agli allenamenti, programmando per esempio le uscite feriali durante la semplice pausa pranzo o, in primavera / estate, all'alba prima di cominciare la giornata lavorativa.
Ad ogni modo volontà e carattere non devono mai mancare.
Davide Panzeri premiato alla GF Casartelli
Sappiamo che partecipi a pochissime gare amatoriali; c'è un motivo particolare?
Sostanzialmente perche a me piace pedalare e correre sopratutto per stare bene con me stesso alla continua ricerca dei i miei limiti personali e l’attività sportiva ha un ruolo fondamentale nel consentirmi di trovare un giusto equilibrio anche in tutto il resto delle cose.
Lo spirito agonistico certamente non mi manca e per questo ogni tanto trovo anche giusto mettermi in gioco e accettare il confronto con gli altri e quando ciò avviene voglio arrivare all’appuntamento con la corsa preparato al meglio e con la consapevolezza di poter dare il 100% delle mie possibilità.
Vuoi dare qualche consiglio ai giovani che si stanno avvicinando al ciclismo?
Certo, voglio dire che il ciclismo, così come la corsa in montagna, e gli altri sport di fatica, se affrontati con sani principi, si rivelano una vera e propria scuola di vita contribuendo alla formazione del carattere di una persona. A me hanno dato tantissimo insegnandomi ad affrontare nella giusta maniera le situazioni, i problemi e le difficoltà che frequentemente poi la vita di tutti i giorni ci presenta. E questo in particolare nelle nuove generazioni nelle quali spesso si denota la mancanza di riferimenti da seguire, non è cosa da poco...
Il Giro d'Italia 2010 è alle porte; chi è il tuo favorito e cosa pensi di Riccardo Riccò al suo rientro dopo lo stop forzato?
Per il Giro d'Italia il mio favorito e anche l'atleta per il quale tiferò è il campione del mondo Cadel Evans.
L'estate scorsa ad agosto mi è capitato di incrociarlo più di una volta mentre si allenava sui passi alpini tra St.Moritz e Livigno e ho avuto anche la possibilità di scambiare con lui quattro chiacchiere restando favorevolmente colpito dalla sua disponibilità e impressionato per i duri allenamenti in solitudine ai quali si sottoponeva dimostrando un carattere e un volontà ferree. Un mese e mezzo dopo a Mendrisio si sarebbe laureato campione del mondo...
Relativamente a Riccò invece trovo giusto che non sia stato invitato al Giro. I suoi modi spesso arroganti non mi sono mai piaciuti, e dopo la sua ammissione di essersi dopato con il ciclismo agonistico non avrebbe più dovuto avere nulla a che fare. Questo semplicemente per una forma di rispetto verso tutte le persone che credono nei principi di uno sport pulito, praticandolo nelle regole, o anche solamente tifando con fiducia per un campione.
Ultima domanda: i tuoi obiettivi per questa stagione?
L'obiettivo primario come sempre sarà quello di confermarmi sui miei livelli, in quanto ciò significherebbe che anche per la stagione alle porte avrò avuto la fortuna di potermi dedicare con continuità e senza particolari problemi alla mia passione e questa è la cosa fondamentale.
Poi conto di partecipare a 3-4 granfondo e a qualche gara in salita presente in zona.
Infine con gli amici del Bike Team Formaggilandia2 stiamo pianificando qualche bella trasferta in compagnia
sulle alpi alla scoperta di itinerari e passi alpini per apprezzare le bellezze della natura in “relativa” tranquillità.
Concludo approfittandone per fare nuovamente i complimenti a tutto lo staff organizzativo per la vostra bella manifestazione e augurando di cuore buone pedalate a tutti !!!, ciao
Davide
domenica 4 aprile 2010
Rassegna stampa: I Formaggini senza rivali in salita - Giornale di Lecco
Giornale di Lecco - 8 febbraio 2010
Hai letto altri articoli che parlano di Grimpeur.it o La Tris del Lario?
Ti ringraziamo se vorrai segnalarlo scrivendo al nostro indirizzo di posta.
Grimpeur.it
sabato 20 marzo 2010
Stefano Di Vincenzo supera la neve e conclude per primo il "Brevetto dei Muri" 2010
Neppure un "Muro di Sormano" innevato e al limite della praticabilità ha fermato il marianese Stefano Di Vincenzo!
Coadiuvato dalla sua mtb è riuscito a concludere per primo il "Brevetto dei Muri lombardi 2010".
Il suo commento ci invoglia ad imitarlo:
"Il muro... d'inverno! fatto con la MTB e ruote da neve.
Ho provato a farlo 2 volte nelle ultime due settimane e oggi si poteva passare sul lato erboso.
Innevato a tratti fino a 988 ma si può passare agilmente sul lato erboso laterale. Da 988 fino a 1016 si devono avere le ruote per neve altrimenti non si passa neanche sul lato erboso. L'ultimo tratto (10 m) si fa con le ruote da neve.
Durante la salita ho trovato anche i due atleti duepi che scendevano.
Da dopo la sbarra finale fino all'immissione sulla strada della colma, si sale benissimo."
Complimenti da Grimpeur.it
sabato 13 marzo 2010
Santo Filippo Ciuro conclude un innevato Brevetto Romagnolo 2010.
Santo Filippo Ciuro, portacolori del Team Medinox di Savignano al Rubicone, è il primo atleta a concludere il Brevetto Romagnolo 2010.
Nei suoi commenti ci racconta uno stupendo e inedito Passo del Grillo innevato:
"Ai bordi della salita si può ammirare la neve accantonata dallo spazzaneve, in alcuni tratti arriva anche a 1 metro. Nella vallata è tutto completamente bianco, in compenso la temperatura è di 9°C.
Paesaggio meraviglioso e suggestivo, pedalare con la neve attorno dona sempre quel qualcosa in più nell'uscita."
Auguriamo a Santo Filippo una stupenda stagione ciclistica.
Grimpeur.it
sabato 6 marzo 2010
Le salite leggendarie: l'Alpe d'Huez
Per i francesi e', semplicemente, l’Alpe: una delle salite che fanno la storia del Tour de France.
La scalata da Le Bourg d’Oisans è lunga 15 km per 1170mt di dislivello che portano a quota 1857mt, con una pendenza media del 7,7%, ma è famosa soprattutto per i suoi 21 tornanti, ognuno dei quali dedicato ad un vincitore di tappa: il primo appartiene a Fausto Coppi (1952) condiviso con Lance Armstrong dal 2001.
Si tratta di una salita molto impegnativa, si parte all’altezza del campeggio la Cascade e si inizia subito con un lungo rettilineo che porta al primo tornante, o meglio il 21, è un conto alla rovescia come sullo Stelvio: nei primi 2,5 km la pendenza media non scende sotto il 10%.
All’altezza di La Garde la strada spiana per pochi metri e il chilometro successivo al 7% è uno dei più agevoli. Giunti al tornante n°7 (il primo dei due dedicati a Gianni Bugno vincitore nel 1990 e 1991) dopo 8 km di salita, passata la chiesetta di St. Ferrèol, le pendenze tornano a sfiorare il 10% e all’uscita del tornante successivo toccano il 13%.
Arrivati all’incrocio della Patte d’Oie, a 3,5 km circa dalla fine, la strada si divide: il percorso ufficiale impone di proseguire dritto ignorando la svolta a destra e rendere omaggio a Marco Pantani vincitore nel 1995 e 1997 ricordato nei tornanti 3 e 2, mentre il tornante n°1 è per la vittoria di Giuseppe Guerini del 1999.
Siamo alle soglie dell’Alpe d’Huez, è fatta, ma il traguardo è oltre il paese, in corrispondenza della fermata del bus dell’aeroporto.
Il paesaggio è mozzafiato.
Nei primi chilometri si sale fra pareti verticali di roccia e ad ogni tornante si apre una magnifica veduta della valle della Romanche, mentre per poter avvistare la mèta d’arrivo bisogna pazientare fino dopo il decimo chilometro d’ascesa.
Ad ogni pedalata si respira l’atmosfera delle battaglie del Tour e i tornanti riportano alla memoria momenti indelebili del ciclismo: Hinault e Lemond nell’86, Bugno, Pantani, Armstrong che nel 2001 scatta su Ullrich restando voltato all’indietro per guardarlo dritto in faccia mentre si allontana, una dimostrazione di forza e superiorità sbalorditiva, e infine Sastre che nel 2008 parte fin dalle prime rampe arrivando solo al traguardo togliendo la maglia gialla al suo compagno di squadra Frank Schleck.
Damiano Ruffinoni per Grimpeur.it
martedì 2 marzo 2010
Tris del Lario 2010: Alessandro Ferrari é il primo a completarla!
E' Alessandro Ferrari, diciasettenne portacolori della società Ciclisti Monzesi il primo atleta a completare l'edizione 2010 della Tris del Lario.
Nella prima giornata disponibile, Alessandro ha concluso le tre salite con tempi di assoluto livello.
E ora potrà solo migliorare!
Da Grimpeur.it , complimenti e in bocca al lupo per la stagione agonistica.
Grimpeur.it
sabato 27 febbraio 2010
Le salite del 2010: il Selvino da Nembro.
La salita del Selvino è forse la piu' nota tra le salite bergamasche.
E' la salita principale della Gran Fondo Felice Gimondi ed ha caratteristiche ideali per un passista.
Sono 10 km. con una pendenza media di poco inferiore al 6% con punta massima al 7% al km.4., poco prima dell'inizio dei 12 tornanti che la caratterizzano.
Si parte dal centro abitato di Nembro e si prosegue sempre sulla strada principale.
Dati della salita del Selvino.
Conosci aneddoti di questa salita o vuoi migliorare il commento?
Non esitare, scrivici subito!
Grimpeur.it
giovedì 25 febbraio 2010
Le salite del 2010: la Roncola
Una salita ad alto tasso di ciclisti!
Sicuramente tra le più pedalate dai ciclisti bergamaschi, la Roncola e' un'ottima palestra di allenamento.
Lunga circa 7 Km., ha la maggiore difficoltà negli ultimi 4, dove la pendenza si mantiene quasi sempre sopra l'8,5% ......
Continua a leggere le caratteristiche.
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sabato 20 febbraio 2010
La salita che non ti aspetti; la Giovenzana!
Nella zona Brianzola del lecchese, la salita più rinomata é il Lissolo.
A pochi chilometri di distanza trovate la Giovenzana, la salita che non ti aspetti!
Pochi immaginano che appena terminata la pianura e molto prima delle prealpi si possa trovare una salita dove si rischia di mettere il piede per terra!
Sono solo 2900 metri, ma gli ultimi 700 fanno paura! Provatela, ma prima fatevi le gambe!
Clicca qui per visualizzare la sua carta d'identita'.
martedì 16 febbraio 2010
Le salite del 2010: 10 km durissimi per l'Alpe Paglio!
Decisamente la salita più dura della Valsassina, probabilmente fra le più dure salite di Grimpeur.it, coi suoi 10,7 km, una pendenza media oltre l’8%, e un finale durissimo di 4 km al 10% dove 13 tornanti vi porteranno in modo brusco e non indolore a quota 1440 mt dell’Alpe Paglio......
Clicca qui per continuare a leggere il commento.
Clicca qui per aprire la cartina interattiva.
Grimpeur.it
sabato 13 febbraio 2010
Registrazioni tempi : ecco le novità 2010.
Il peso di un ciclista ha un ruolo fondamentale nel miglioramento delle prestazioni.
Abbiamo quindi pensato d'introdurre il valore dell'indice di massa corporea per ogni singola registrazione.
Facoltativamente potrete inserire il vostro peso e altezza,che rimarranno riservati e riproposti automaticamente alla registrazione successiva, e nella vostra scheda troverete calcolato l'indice IMC. In questo modo potrete confrontare le vostre prestazioni in base alle condizioni fisiche.
Per conoscere l'indice di massa corporea, clicca qui.
Affrontare una salita appena usciti di casa o dopo 100 km. è sicuramente differente. Facoltativamente potrete inserire nella registrazione dopo quanti chilometri l'avete affrontata e il totale dei chilometri dell'uscita.
Avrete quindi la possibilità di confrontare uniformemente le vostre scalate.
Infine abbiamo aggiunto la possibilità l'indicare l'orario indicativo (espresso solo in ore) della scalata; questo ci permetterà d'ordinare cronologicamente le registrazioni e di avere un riscontro migliore con quanto scritto nei commenti.
Cosa ne pensate?
Lasciate i vostri commenti.
Vi aspettiamo dal 1° marzo 2010.
Grimpeur.it
mercoledì 10 febbraio 2010
Le salite del 2010: San Fermo della Battaglia (CO)
Tra le novità dell'edizione 2010 di Grimpeur trovate la salita del San Fermo Della Battaglia (CO).
Resa celebre dalle ultime edizioni del "Giro di Lombardia" professionisti, é l'ideale per le prime sgambate di fine inverno o inserita in qualche lunga uscita che prevede l'attraversamento della cittadina comasca.
Percorrendola eviterete traffico e smog!
Per visualizzare la carta d'identità cliccate qui.
Grimpeur.it
Resa celebre dalle ultime edizioni del "Giro di Lombardia" professionisti, é l'ideale per le prime sgambate di fine inverno o inserita in qualche lunga uscita che prevede l'attraversamento della cittadina comasca.
Percorrendola eviterete traffico e smog!
Per visualizzare la carta d'identità cliccate qui.
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sabato 6 febbraio 2010
2000 Km. sulla Tris del Lario 2010; la sfida continua!
Ho avuto il piacere di partecipare alla festa organizzata della società Formaggilandia 2 Malgrate per festeggiare la vittoria alla "Tris del Lario 2009".
Giancarlo Pullico, vincitore della classifica individuale per Km percorsi - 1.308 - ha consegnato un "Tapiro d'Oro" al compagno di squadra Robetro Maggioni, , attapirato per aver perso il record che deteneva con 1.016 km.
Come risposta, Roberto Maggioni ha rilanciato la sfida; superare i 2.000 km sulle salite della Tris del Lario 2010 senza ripetere la stessa salita nella stessa giornata !
Unica eccezione: completare 2 volte la Tris del Lario in un solo giorno ma senza ripetere la stessa salita in sucessione!!!!
Un' impresa impossibile!
In bocca al lupo ad entrambi e come si dice in queste occasioni "vinca il migliore!"
E voi volete lanciare la vostra sfida ?
La mia sfida 2010 è con me stesso; scendere sotto i 55 minuti sulla Nesso.
Dichiarate anche la vostra, e a fine anno tornate in questa pagina per raccontarci il risultato.
Alessandro Ballabio
Responsabile Grimpeur.it e La Tris del Lario
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La sfida di Mattia Salmaso é scalare tutte le salite di Grimpeur ad esclusione di quelle romagnole.
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Giancarlo Pullico, vincitore della classifica individuale per Km percorsi - 1.308 - ha consegnato un "Tapiro d'Oro" al compagno di squadra Robetro Maggioni, , attapirato per aver perso il record che deteneva con 1.016 km.
Come risposta, Roberto Maggioni ha rilanciato la sfida; superare i 2.000 km sulle salite della Tris del Lario 2010 senza ripetere la stessa salita nella stessa giornata !
Unica eccezione: completare 2 volte la Tris del Lario in un solo giorno ma senza ripetere la stessa salita in sucessione!!!!
Un' impresa impossibile!
In bocca al lupo ad entrambi e come si dice in queste occasioni "vinca il migliore!"
E voi volete lanciare la vostra sfida ?
La mia sfida 2010 è con me stesso; scendere sotto i 55 minuti sulla Nesso.
Dichiarate anche la vostra, e a fine anno tornate in questa pagina per raccontarci il risultato.
Alessandro Ballabio
Responsabile Grimpeur.it e La Tris del Lario
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La sfida di Mattia Salmaso é scalare tutte le salite di Grimpeur ad esclusione di quelle romagnole.
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sabato 23 gennaio 2010
Fatti fotografare sulla Onno!
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Domenica 28 marzo 2010 registra il tuo tempo sulla Onno!
Dalle ore 9.00 alle ore 10:15 (orario di passaggio alla partenza di Onno) fotograferemo tutti gli iscritti di Grimpeur.it impegnati sulla salita!
Per farti fotografare dovrai:
- Entrare nell'area riservata di Grimpeur.it (a partire dal 1° marzo), scaricare e stampare il tuo numero identificativo
- Appendere al manubrio della bicicletta il tuo identificativo in modo che sia ben visibile al fotografo.
In questo modo ci autorizzerai a fotografarti e saremo in grado d'identificarti.
Dopo qualche giorno potrai scaricare le foto, in alta qualità, collegandoti alla tua area riservata .
Con la partecipazione ci autorizzerai a pubblicare le tue foto su Grimpeur.it .
IMPORTANTE: per agevolare il fotografo posizionato alla partenza, assicuratevi di lasciare almeno 10 secondi di distanza dall'atleta che vi precede. Troverete l'ultimo fotografo all'arrivo a Valbrona, in prossimità del distributore di benzina; NON fermatevi alla fontana del ciclista posizionata circa 300 metri prima!
Clicca qui per i dettagli della salita.
Da subito ci scusiamo per fotografie mosse, bruciate o perse.
Vi aspettiamo numerosi.
Grimpeur.it
lunedì 18 gennaio 2010
Grimpeur 2010 - Contributo per le registrazioni
L'attuale crisi economica si è ripercossa anche su Grimpeur.it .
Da due anni ci è stato impossibile trovare uno sponsor disponibile a sostenerci e questo ci ha messo davanti ad un bivio: chiudere il sito o chiedere un contributo ai partecipanti.
La scelta è caduta sulla seconda strada; da quest'anno sarà necessario un versamento annuale di 5 euro (sotto forma di donazione) per poter effettuare le registrazioni.
Per chi vorrà continuare a seguirci abbiamo in preparazione delle novità che speriamo apprezzerete.
A tutti gli altri va un ringraziamento per le passate partecipazioni e i migliori auguri per un un futuro ricco di soddisfazioni.
Grimpeur.it
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