martedì 31 agosto 2010
Le grandi salite alpine: il Gran San Bernardo
La partenza è da Aosta alla quota di 590m presso la rotonda che indica Gran S.Bernardo.
Da qui la strada è in comune con quella che porta ai trafori.
C'è un primo tratto di circa 1Km all' 8,5%, poi la salita si fa molto pedalabile e prevede 13 Km con pendenza media del 5%.
venerdì 27 agosto 2010
Le salite leggendarie: online Mortirolo e Gavia
Si può dire che il Mortirolo dal versante di Mazzo di Valtellina è la salita più ambita da tutti gli appassionati di ciclismo: raggiungere la vetta, magari senza mettere il piede a terra, sarà una bella impresa e un’emozione indescrivibile.
giovedì 26 agosto 2010
Robustello: Intervista ad Andrea Giorgini per scoprire i segreti del Muro dell'Alto Lario
Grimpeur.it: Quando hai scoperto questa salita?
Andra Giorgini: E' una strada che conosco da parecchi anni, trovandosi nel territorio comunale di Colico, il paese in cui vivo con la mia famiglia, ma da pochi giorni ho deciso di promuoverla ciclisticamente, quale appassionato e giornalista per questo magnifico sport che sono.
Descrivici le caratteristiche.
mercoledì 25 agosto 2010
E' online il Muro di Robustello dell'Alto Lario.
Nel centro di Colico (LC), trovate questa ascesa di circa 1,8 km con pendenza media oltre il 10% e massima del 18% salendo dal versante della frazione di Curcio. Si può suddividere in alcuni tronconi: Il primo tratto, il meno impegnativo, di circa 250 metri su strada ampia; poi si entra in Via Chiaro, e comincia il divertimento!
lunedì 23 agosto 2010
Sono online le salite valtellinesi della Costiera dei Cech.
sabato 14 agosto 2010
Le grandi salite alpine: il Passo Spluga
Spettacolare, è l’aggettivo che meglio può definire questa salita.
Subito dalla partenza di Chiavenna ci si ritrova immersi in un paesaggio da favola, lungo la valle, il fiume che la percorre, i boschi che la ricoprono, le montagne che la proteggono, le rocce la fanno apparire anche un po’ minacciosa.
La strada che ci condurrà fino a Campodolcino sarà caratterizzata da questo ambiente, da lì in avanti ad accrescere la suggestione dei luoghi si aggiungerà il fascino della vecchia strada che porta a Medesimo con le sue gallerie strette, alcune chiuse e buie altre aperte, inerpicandosi con stretti tornanti lungo i ripidi pendii della montagna.
Noi non passeremo però per il centro di Medesimo, svolteremo a sinistra seguendo le indicazioni per il passo, da qui lo scenario si apre, le piante spariscono lasciando il posto ai verdi alpeggi, e l’avere un orizzonte ben più ampio di fronte a noi ci rende subito chiara una cosa: manca ancora tanto al traguardo! Si continua a salire regolari, le pendenze non sono eccessive, ma abbiamo già più di 15 km di salita nelle gambe e ne mancano altrettanti.
Giunti alla diga di Montespluga possiamo respirare, la strada spiana per 3 km prima dello strappo finale, ed in più ci possiamo godere un fantastico paesaggio col lago di un blu intenso e i Pizzi Ferre' e Tambo' alla nostra sinistra ed il Suretta alla nostra destra che pero' resta nascosto.
Alla fine del paesino di Montespluga la strada ricomincia a salire, è vero, però già al primo tornante possiamo vedere il lago e la valle che abbiamo percorso da una posizione privilegiata: ne vale la pena.
È l’ultimo sforzo, gli ultimi 3 km, siamo arrivati al valico, i complimenti ce li meritiamo in pieno!
Dati e commento a cura di Damiano Ruffinoni per Grimpeur.it.
Carta identità Passo Spluga
Subito dalla partenza di Chiavenna ci si ritrova immersi in un paesaggio da favola, lungo la valle, il fiume che la percorre, i boschi che la ricoprono, le montagne che la proteggono, le rocce la fanno apparire anche un po’ minacciosa.
La strada che ci condurrà fino a Campodolcino sarà caratterizzata da questo ambiente, da lì in avanti ad accrescere la suggestione dei luoghi si aggiungerà il fascino della vecchia strada che porta a Medesimo con le sue gallerie strette, alcune chiuse e buie altre aperte, inerpicandosi con stretti tornanti lungo i ripidi pendii della montagna.
Noi non passeremo però per il centro di Medesimo, svolteremo a sinistra seguendo le indicazioni per il passo, da qui lo scenario si apre, le piante spariscono lasciando il posto ai verdi alpeggi, e l’avere un orizzonte ben più ampio di fronte a noi ci rende subito chiara una cosa: manca ancora tanto al traguardo! Si continua a salire regolari, le pendenze non sono eccessive, ma abbiamo già più di 15 km di salita nelle gambe e ne mancano altrettanti.
Giunti alla diga di Montespluga possiamo respirare, la strada spiana per 3 km prima dello strappo finale, ed in più ci possiamo godere un fantastico paesaggio col lago di un blu intenso e i Pizzi Ferre' e Tambo' alla nostra sinistra ed il Suretta alla nostra destra che pero' resta nascosto.
Alla fine del paesino di Montespluga la strada ricomincia a salire, è vero, però già al primo tornante possiamo vedere il lago e la valle che abbiamo percorso da una posizione privilegiata: ne vale la pena.
È l’ultimo sforzo, gli ultimi 3 km, siamo arrivati al valico, i complimenti ce li meritiamo in pieno!
Dati e commento a cura di Damiano Ruffinoni per Grimpeur.it.
Carta identità Passo Spluga
mercoledì 4 agosto 2010
Le grandi salite alpine: il Passo San Marco
Il passo San Marco con i suoi 1992 mt/sl è il valico più alto della provincia di Bergamo.
Affrontato dal versante valtellinese non è durissimo, ma per chi è poco allenato la sula lunghezza potrebbe creare qualce problema!
Le pendenze massime si trovano nel km.14 e 15 e negli ultimi 3 ma non superano mai il 10,5%.
Certo è che dopo 23 km, anche pendenze del 9/10% possono fare molto male. Nel caso, tirate i remi in barca e godetevi il paesaggio!
Tutta la salita si percorre sulla strada provinciale SP8 di Sondrio, partendo del chilometro 0.
I cartelli con lil riferimento chilometrico vi terranno compaglina fino all'arrivo, qulache metro dopo il cartello del chilometro 26.
Carta identità Passo San Marco
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