sabato 8 maggio 2010

I protagonisti: intervista a Davide Panzeri, vincitore della Tris del Lario 2009

Davide Panzeri è il vincitore di tre edizioni della Tris del Lario, nel 2006 , 2007 e 2009.
Ha accettato di rispondere alla nostra breve intervista che di seguito vi proponiamo.





Buongiorno Davide. Innanzitutto ti ringraziamo per la partecipazione alla nostra manifestazione.
Vuoi presentarti brevemente?


Buongiorno a tutti.
Mi chiamo Davide Panzeri,  classe 1971, vivo a Malgrate (LC), lavoro come impiegato presso un'impresa edile del lecchese, sono alto  1.72, peso forma 53 kg. , e ciclisticamente parlando mi considero a tutti gli effetti uno scalatore puro …
Difendo i colori del Bike Team Formaggilandia2, squadra all'interno della quale ormai sono unanimemente conosciuto con il soprannome di "Davidino".


Come è nata la passione per il ciclismo? 

Ho cominciato ad appassionarmi al ciclismo relativamente tardi, nel 1998, in parte convinto da amici che già praticavano questo sport, ed in parte spinto dalla necessità di trovare un'attività alternativa all'altra mia grande passione : la montagna,  ambiente che ho da sempre nel cuore, e in cui pratico tutt’ora diverse specialità come trekking, corsa in montagna e skyrace, ma che non riesco più a frequentare con continuità a causa di ricorrenti problemi ai legamenti di una caviglia.

Sappiamo che qualche anno fa avevi ottenuto ottimi risultati in altri sport.
Si, effettivamente nella corsa in montagna, ed in particolare in competizioni "only up", mi sono tolto alcune belle soddisfazioni ottenendo riscontri cronometrici di tutto rispetto in diverse gare e stabilendo nel 2007 anche il record nel Vertical Kilometer di Chiavenna,  mille metri di dislivello positivo superati in poco meno di 35', ad  una VAM di oltre 1700 mt/h,  arrivando a pochi secondi da quello che sino a quel momento era il record mondiale della specialità.


I  tuoi record - registrati su Grimpeur.it - sulle salite della Tris del Lario sono di tutto rispetto;
12:24 sulla Onno, 24:15 sul Ghisallo e 38:50 sulla Nesso. Quanto ti sei dovuto allenare per ottenere questi risultati?


Tanto …, risultati così non si possono improvvisare ma sono il frutto di migliaia e migliaia di metri di dislivello in salita e dure sessioni di lavori specifici. Bisogna essere disposti a fare tanta fatica e sacrifici, ma personalmente sotto questo aspetto mi reputo fortunato in quanto sino ad ora sono sempre stato assistito da grande entusiasmo e forza di volontà. Per me affrontare una salita o effettuare dei lavori specifici non è mai sentito come un peso,  e questo non penso sia da tutti, certamente è un bel vantaggio ...
Il problema degli amatori è riuscire a condividere gli impegni famigliari, lavorativi con quelli sportivi. Tu come ci riesci?
Bè, non è facile, ma determinazione e passione consentono di organizzarsi al meglio e "trovare" i giusti spazi da dedicare agli allenamenti, programmando per esempio le uscite feriali durante la semplice pausa pranzo o,  in primavera / estate,  all'alba prima di cominciare la giornata lavorativa. 
Ad ogni modo volontà e carattere non devono mai mancare.

Davide Panzeri premiato alla GF Casartelli



Sappiamo che partecipi a pochissime gare amatoriali; c'è un motivo particolare?

Sostanzialmente perche a me piace pedalare e correre sopratutto per stare bene con me stesso alla continua ricerca dei  i miei limiti personali e l’attività sportiva ha un ruolo fondamentale nel  consentirmi di trovare un giusto equilibrio anche in tutto il resto delle cose.
Lo spirito agonistico certamente non mi manca e per questo ogni tanto trovo anche giusto mettermi in gioco e accettare il confronto con gli altri e quando ciò avviene voglio arrivare all’appuntamento con la corsa preparato al meglio e con la consapevolezza di poter dare il 100% delle mie possibilità.



Vuoi dare qualche consiglio ai giovani che si stanno avvicinando al ciclismo?

Certo, voglio dire che il ciclismo, così come la corsa in montagna, e gli altri sport di fatica, se affrontati  con sani principi, si rivelano una vera e propria scuola di vita contribuendo alla formazione del carattere di una persona. A me hanno dato tantissimo insegnandomi ad affrontare nella giusta maniera le situazioni, i problemi e le difficoltà che frequentemente poi la vita di tutti i giorni ci presenta. E questo in particolare nelle nuove generazioni nelle quali spesso si denota la mancanza di riferimenti da seguire, non è cosa da poco...


Il Giro d'Italia 2010 è alle porte; chi è il tuo favorito e cosa pensi di Riccardo Riccò al suo  rientro dopo lo stop forzato?

Per il Giro d'Italia il mio favorito e anche l'atleta per il quale tiferò è il campione del mondo Cadel Evans.
L'estate scorsa ad agosto mi è capitato di incrociarlo più di una volta mentre si allenava sui passi alpini tra St.Moritz e Livigno e ho avuto anche la possibilità di scambiare con lui quattro chiacchiere restando favorevolmente colpito dalla sua disponibilità e impressionato per i duri allenamenti in solitudine ai quali si sottoponeva dimostrando un carattere e un volontà ferree. Un mese e mezzo dopo a Mendrisio si sarebbe laureato campione del mondo...
Relativamente a Riccò invece trovo giusto che non sia stato invitato al Giro. I suoi modi spesso arroganti non mi sono mai piaciuti, e dopo la sua ammissione di essersi dopato con il ciclismo agonistico non avrebbe più dovuto avere nulla a che fare.  Questo semplicemente per una forma di rispetto verso tutte le persone che credono nei principi di uno sport pulito, praticandolo nelle regole, o anche solamente tifando con fiducia per un campione.




Ultima domanda: i tuoi obiettivi per questa stagione? 

L'obiettivo primario come sempre sarà quello di confermarmi sui miei livelli, in quanto ciò significherebbe  che anche per la stagione alle porte avrò avuto la fortuna di potermi dedicare con continuità e senza particolari problemi  alla mia passione e questa è la cosa fondamentale.
Poi conto di partecipare a 3-4 granfondo e a qualche gara in salita presente in zona.
Infine con gli amici del Bike Team Formaggilandia2 stiamo pianificando qualche bella trasferta in compagnia
sulle alpi alla scoperta di itinerari e passi alpini per apprezzare le bellezze della natura in “relativa” tranquillità.


Concludo approfittandone per fare nuovamente i complimenti a tutto lo staff organizzativo per la vostra bella manifestazione e augurando di cuore buone pedalate a tutti !!!, ciao

Davide

3 commenti:

Penna ha detto...

Molto piacevole leggere le tue parole. Si sente una bella e umile passione per lo sport.
Complimenti.

eros ha detto...

Ale' Davide : sempre coerente con te stesso e gli altri. Campione a tutti gli effetti c'è solo da imparare.
Ciao Eros

Anonimo ha detto...

Complimenti per l'intervista e aggiungo che con delle potenzialità come le tue (vedi i tempi) così trovo molto nobili le parole sul confronto agonistico perchè anch'io pedalo per stare in pace con me stesso e la natura che incontro lungo gli itinerari...
sei grande continua così