Per darci qualche motivazione in piu'
per pedalare nel freddo inverno comasco si é deciso di partecipare
all' edizione per amatori della celeberrima Amstel Gold Race che si
tiene in Olanda nel mese di aprile.
Noleggiato il comodo pulmino del Velo
Club Biasca tramite l' amico e collega Jamin Demenga siamo partiti
all' alba da Como in direzione Valkembourg bella localita' nel
limburgo olandese.
Undici sono le ore necessarie per
coprire gli ottocento chilometri che separano Como dalla nostra meta,
un viaggio che non pesa per la bellezza del paesaggio che si
attraversa: Alpi Svizzere, Alsazia , valle del Reno, tutti luoghi che
meriterebbero una sosta ma il nostro l'obiettivo é piu' a nord e li'
puntiamo senza indugi.
Valkembourg e' una ridente cittadina a
pochi chilometri da Mastricht, appare subito bella, con il suo
castello che domina dall' alto l'intero paese, non si puo' non notare
subito l'ordine e la cura con cui strade case e giardini si mostrano
ai turisti.
Tutto é a dimensione di bicicletta,
anzi, senza esagerare si puo' dire che la bicicletta sia la
protagonista della mobilità per cui tutta la viabilità é studiata
in funzione di essa, per noi ciclisti del sud europa risulta essere
un piccolo paradiso.
L'atmosfera é subito convolgente, i
25.000 ciclisti iscritti alla manifestazione gia 'da venerdi'
sciamano per la cittadina che sembra ormai una Woodstock del
ciclista.
Ritirato il pettorale ci perdiamo un
po' per il centro tentando di mantenere una certa disciplina, ben
sapendo cosa ci aspetta il sabato. Solo una birretta e un piatto di
pasta nell' immancabile ristorante italiano, poi tutti a vedere la
cronoscalata del Cauberg prima di coricarci per la sveglia fissata
alle cinque.
Al sabato la partenza viene registrata
alle sei e trenta.
Si e' subito catapultati nella campagna olandese
che non concede momenti di tregua, strade di campagna, piste
ciclabili, dentro e fuori da carrarecce strette, rapide variazioni di
pendenza, su e giu per valloni sempre esposti al vento si susseguono
cucinandoti a fuoco lento; l'attenzione dev'essere sempre al massimo,
le strade strette i fondi non perfetti ti costringono ad un costante
impegno. Il ritmo e' sempre spezzato da curve, strappi e rilanci
cosi' che anche il piu' incallito ciuccia ruote ha il suo bel da
fare, e non puo' far troppo conto sulle ruote amiche.
Tutto scorre liscio fino ai duecento km
a parte il vento, lo snervante dentro e fuori fra stradine di
campagna e piste ciclabili e qualche ''cote'' molto abbordabile.
Se si vuole trovare una critica
all'organizzazione si deve cercare forse nei rifornimenti distribuiti
non uniformemente e con un scelta discutibile di alimenti:
prevalgono, infatti, tortine e merendine che stancano subito in luogo
della piu' tradizionale frutta e dei piu' classici panini in ogni
caso si sopravvive anche se a fine giornata la sola vista di barrette
e merendine ti provoca un senso di nausea automatico.
Il nostro obiettivo sono i 235
chilometri della versione completa (in ogni caso si possono scegliere
diverse varianti in funzione del proprio allenamento) per cui stiamo
''schisci'' come si dice alle nostre latitudini.
Infatti é nel
finale che la musica cambia: un susseguirsi di salite di cui la piu'
lunga di circa sei km (Drilandenpunt detta dagli italiani la salita
delle antenne) ti portano ad affrontare i micidiali Bonsberg e
Keutenberg con una buona dose di acido lattico nelle gambe.
Gli
ultimi 15 km sono una bella passeggiata e, chi ne ha, puo' spingere
fino ai piedi del Cauberg, la piu rappresentativa salita dell' Amstel
che precede di circa un km l' arrivo fra una moltitudine di
appassionati.
Tutti soddisfatti ci si perde nella
festa, Valkembourg é totalmente in mano ai ciclisti (anche al piu',
sprovveduto appare evidente l' indotto capace di generare un simile
evento) mi vengono in mente le polemiche che ogni anno suscita l'
arrivo del giro di Lombardia a Como, il raffronto e' impietoso come
l'ottusita' dei nostri amministratori.
Non e' finita: la domenica ci sono
''quelli seri'' si va a Mastricht a vederli partire, si tifa per
tutti i compatrioti: Caruso ricambia l'affetto rispondendoci
calorosamente...si torna a a Valkembourg per vedere l' arrivo e i
vari passaggi sul Cauberg.
Una folla oceanica mette a dura prova
la produttivita' delle birrerie locali, e festeggia la vittoria del
campione del mondo Kwiatoski che in sei ore e trenta regola il gruppo
(il confronto con il nostro tempo e' impietoso).
Il lunedi' di buon mattino si rientra
in Italia soddisfatti, con un budget di circa 450 euro a persona per
quattro giorni si coprono tutti i costi , l' Olanda non sembra essere
molto cara...
Concludendo l' Amstel Gold Race e' un
esperienza che consigliamo, offre tutto cio che un appassionato di
ciclismo chiede: atmosfera da grande Nord, un ventaglio di
possibilita' per tutti i gusti (dagli 80 km per i meno allenati ai
240 per chi ne ha di piu') e un contorno gradevolissimo in cui
passare un buon fine settimana fra amici.
Ciao a tutti e FORZA GRIMPEUR!!!!!!!!!!!!!!!!
Massimo Crippa Federico Cantaluppi.
1 commento:
Complimenti ragazzi! Esperienza incredibile: con il vostro racconto sono entrato nei 4 giorni passati in Olanda! Bravi
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